Rimini, 7 settembre 2023 – Tutta colpa di quel maledetto fornello. Una manciata di minuti di caos e terrore, che hanno trasformato la spiaggia di Bados in un vero inferno. Spazzando via per sempre la vita di Samuel Imbuzan, il bambino riminese di 11 anni in vacanza sulle coste della Sardegna insieme alla famiglia.
Inizia a delinearsi con maggiore chiarezza la sequenza temporale degli eventi che hanno portato al verificarsi della tragedia consumatosi sul litorale di Olbia il 31 agosto scorso. Il papà e la mamma di Samuel, Daniel Romulus Imbuzan e la moglie Tatiana Lisi, si sono imbarcati martedì sera in nave da Olbia per fare ritorno a Rimini: la Procura di Tempio Pausania, completati gli accertamenti medico-legali sul corpo del bimbo, ha dato il nulla osta per la restituzione della salma.
La data dei funerali al momento non è stata ancora fissata, ma la cerimonia dovrebbe svolgersi a giorni. La pm Sara Martino ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
La famiglia di Samuel, assistita dall’avvocato Antonello Desini, ha collaborato con gli inquirenti sin dal primo momento, mettendo insieme i ricordi che hanno preceduto la drammatica esplosione. Il dramma si è consumato attorno alle 13.30 nello sterrato della spiaggia di Bados nel quale erano posteggiati due camper, appartenenti rispettivamente alla famiglia di Samuel e ad un’altra famiglia riminese, e la roulotte di un cittadino rumeno che si era aggregato al gruppo di campeggiatori.
A quell’ora, stando a quanto ricostruito, Samuel sarebbe stato all’interno del camper con la finestra aperta, mentre la comitiva si sarebbe trovata all’esterno, intenta a cucinare con un fornello da campo, portato da uno degli altri campeggiatori che accompagnava la famiglia Buzan.
Una delle ipotesi al vaglio della procura è che dal fornello sia partita una grande fiammata, probabilmente a causa del tubo del gas mal collegato con la cucina da campeggio, che ha investito in pieno il caravan su cui stava dormendo Samuel. Pochi secondi dopo sono avvenute le forti esplosioni avvertite distintamente dai testimoni in spiaggia. . Entrambi i genitori sono stati ricoverati a Sassari: il padre, dopo la permanenza nel centro ustioni con bruciature sul 40 per cento del corpo, proseguirà le cure all’ospedale Bufalini di Cesena.