
Concessioni balneari al centro del dibattito
"Consideriamo inaccettabile la proposta dell’Unione Eruopea, che vuole mandarci a casa non solo senza indennizzi ma neppure una mancia. Abbiamo chiesto al ministro di emanare o un decreto indennizzi che tuteli gli investimenti fatti dalle imprese balneari". Così il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni, di ritorno dal Mit a Roma per il secondo incontro del Tavolo consultivo sulle concessioni demaniali con Matteo Salvini. "Il ministro ci ha detto di essere stato mercoledì a Bruxelles, e che l’UE si è mostrata irremovibile. Ma non ci arrendiamo, continueremo a lavorare insieme per arrivare a risposte condivise". Confermati i’peggiori incubi dei balneari, emersi dopo la diffusione, nei giorni scorsi, della bozza di decreto attuativo sulle concessioni elaborato da Mit e Mef. Ovvero, "indennizzi quasi a zero, solo per gli investimenti non ammortizzati negli ultimi 5 anni, che quasi nessuno ha fatto", afferma Vanni. Delle varie proposte fatte dalle categorie recepite ieri dal ministero e composte in una sorta di compendio, solo una minima parte va nella direzione delle prescrizioni indicate dall’UE. Il che potrebbe comportare la mancata chiusura dell’infrazione aperta nei confronti l’Italia sul balneare. "Il ministro Salvini – continua Vanni – ha concordato sull’opportunità di individuare un bando tipo come riferimento orientativo più generale per le amministrazioni coinvolte".
"Il confronto con il ministero e le istituzioni prosegue – afferma dopo l’incontro al Mit Maurizio Rustignoli, presidente Fiba Confesercenti – ma servono risposte chiare: il decreto indennizzi deve riequilibrare una normativa che oggi non tutela adeguatamente gli attuali concessionari. È fondamentale garantire il riconoscimento dei loro diritti e degli investimenti realizzati nelle imprese. Continueremo a lavorare affinché il provvedimento dia risposte concrete e condivise". L’incontro ha permesso di esaminare il materiale raccolto dal ministero, che ha sintetizzato i contributi giunti da categorie, Comuni e Regioni. Il lavoro di raccolta e analisi è stato illustrato ai presenti per gettare le basi della stesura del decreto. "Il ministro Salvini ha ribadito l’intenzione di portare avanti un confronto continuo con la Commissione Europea – continua Rustignoli –. E’ necessario agire. La legge oggi penalizza gli imprenditori balneari, senza tenere conto dei loro diritti. Il provvedimento può e deve correggere questa distorsione". Nel corso del dibattito è stato riconfermato il mandato al ministro per portare avanti il negoziato con Bruxelles, con l’obiettivo di affrontare i nodi fondamentali legati agli indennizzi, a partire dalla rivalutazione dei beni delle imprese esistenti. Un altro tema emerso durante l’incontro riguarda la predisposizione di un ‘bando tipo’ per le concessioni: il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la collaborazione di Regioni e Comuni, si è detto disponibile a fornire linee guida condivise per la stesura dei bandi, per evitare eccessive differenziazioni territoriali. Il modello di riferimento avrà dei capisaldi comuni, da adattare alle specifiche esigenze locali. "Il ministro ha ascoltato le richieste, ha raccolto ulteriori elementi e si è impegnato a riconvocare le parti nei prossimi giorni per discutere una bozza di decreto – chiosa Rustignoli –. Ha inoltre confermato che non firmerà il decreto prima del 31 marzo. Il testo dovrà rispettare i principi europei, ma anche garantire a risposta adeguata alle giuste aspettative degli attuali concessionari. Il confronto tra parte politica e tecnica continuerà, per arrivare a una soluzione condivisa con la Commissione Europea".
Mario Gradara