REDAZIONE RIMINI

Bagnini in difesa dell’ambiente "Al lavoro per spiagge più pulite"

APS Basta Plastica in Mare Network, insieme a bagnini, l'assessore all'Ambiente e la Capitaneria di Porto, presenta azioni concrete per un maggior rispetto dell'Ambiente e del mare, come posacenere collettivo e cartellone con buone pratiche. Premi e tirocini per studenti universitari. Problematiche nazionali sulla differenziata.

Bagnini in difesa dell’ambiente "Al lavoro per spiagge più pulite"

"Siamo gli spazzini della spiaggia" dice Mauro Vannni presidente della Cooperativa bagnini di Rimini sud. "Ce la mettiamo tutta e non da oggi, ma il problema della presenza di plastica è reale e va affrontato". Insomma, non basta la buona volontà di pochi. Ieri al bagno Le Rose, stabilimento 10 davanti al Grand Hotel, APS Basta Plastica in Mare Network, ha riunito bagnini, l’assessore all’Ambiente Anna Montini, la Capitaneria di porto rappresentata dal luogotenente Vincenzo Petrella, e la consigliera comunale Anna Barilari.

L’occasione è servita per presentare alcune azioni concrete per un maggior rispetto dell’Ambiente, del mare e della spiaggia, quali il posacenere collettivo sulla battigia, dove vige l’ordinanza di divieto di fumare non rispettata, e un cartellone a forma di vela posto al bagno 10 con le buone pratiche da seguire derivanti dall’Agenda 2030. Inoltre Manuela Fabbri per l’associazione ha presentato l’iniziativa che vedrà premiare con borse di studio e tirocini gli studenti universitari che si distingueranno sui temi della sostenibilità del turismo e del mare. Seguendo la proposta arrivata dalla consigliera Barilari, l’assessore Montini si è detta interessata a muoversi per istituire una forma premiante per quelle attività che si distinguono nel rispetto dell’ambiente.

Tra le problematiche che più premono ai bagnini c’è quella relativa agli allevamenti in mare di mitili. "Raccogliamo tante reti portate dal mare che nel loro percorso raccolgono di tutto. Su questo servirebbe un percorso per limitare il fenomeno". Intanto resta un problema, ed è nazionale. "Non esistono colori univoci per le varie tipologie di rifiuto – ha detto Vanni -. Ciò che qui è blu, dunque carta, altrove ha un altro significato. I turisti sono disorientati e faticano a fare la differenziata",