Rimini, 23 giugno 2024 – Con l’ingenuità di un bambino. È con l’ingenuità di chi, a un anno e mezzo appena, conosce il mondo passo dopo passo che mercoledì scorso una bambina del Nord Europa in vacanza insieme alla famiglia in Valmarecchia, dalle parti di Novafeltria, è stata sorpresa dalla madre mentre curiosava vicino a tre piccoli animaletti. Nulla di apparentemente allarmante, sino a quando la madre, non riconoscendo bene le bestiole che la figlioletta stava accarezzando e baciando, non l’ha scostata per sbirciarle tra le mani. È stato allora che la scoperta del mondo si è fatta raccapricciante, quando la madre ha visto la propria bambina tenere stretto un cucciolo di pipistrello ancora vivo, mentre a terra, morti, si trovavano altri due pipistrelli di più grandi dimensioni.
Immediatamente la madre, preoccupata per il contatto tra la piccola e le nottole, ha così allontanato la figlia e subito trasportata al Cau di Novafeltria, dove la rotta da percorrere è stata così tracciata con la consulenza del Cav di Pavia. Il verdetto: un trattamento antirabbico a base di vaccino e immunoglobuline. Per questo la bimba, intorno alle 17 di mercoledì, è giunta al Pronto soccorso dell’ospedale Infermi di Rimini a bordo di un’ambulanza per trasporti infraospedalieri. A quel punto, la rete sanitaria ha attivato tutti i propri canali, in modo da fare convergere sull’Infermi tutto il materiale necessario per eseguire tempestivamente e in maniera corretta il trattamento antirabbico urgente, come consigliato dal Centro antiveleni di Pavia.
Le richieste di aiuto sono immediatamente giunte all’ospedale di Forlì per quanto riguarda il vaccino antirabbia e all’ospedale di Ferrara a Cona per reperire la fiala di immunoglobuline da somministrare alla piccola turista. Tutto il materiale è così arrivato alla svelta nei corridoi del Pronto soccorso generale di Rimini, dove alla piccola è stata somministrata la terapia antirabbica d’urgenza nella sala d’emergenza del Ps generale, per scongiurare effetti collaterali legati a shock anafilattico. Fortunatamente per la piccola turista, la terapia non ha sortito rigetti. La scelta della direzione del Pronto soccorso di Rimini è stata comunque quella di mantenere in osservazione la piccola paziente per tutta la notte (il trattamento è stato somministrato a mezzanotte circa).
L’indomani mattina, quindi, la bambina di un anno e mezzo è stata quindi dimessa ed ha potuto così salire sull’aereo che l’attendeva per tornare a casa in Nord Europa, non senza aver prima passato la sua ultima notte italiana nella sala di osservazione della pediatria dell’ospedale di Rimini. "Siamo molto soddisfatti per come tutta la catena di collaborazione tra ospedali in questo caso abbia funzionato perfettamente – commenta la direttrice del Pronto soccorso di Rimini, Tiziana Perina –. La madre della piccola nel salutarci ci ha calorosamente ringraziato per avere assistito la piccola in un momento di grande apprensione".