REDAZIONE RIMINI

Assoluzione per il professionista riminese accusato di violenza sessuale

Il tribunale di Rimini assolve un uomo da accuse di violenza sessuale e violazione di domicilio per mancanza di prove.

Si è trovato a processo, davanti ai giudici del Collegio di Rimini, accusato di violenza sessuale, per 15 presunti episodi di molestie che sarebbero stati commessi – stando all’ipotesi accusatoria – dopo che lui si era introdotto di straforo nell’abitazione dell’ex compagna.

Il calvario giudiziario di un professionista riminese di 57 anni, difeso dagli avvocati Massimiliano Cornacchia e Gilberto Gianni, si è però concluso con una sentenza di piena assoluzione "in quanto i fatti non sussistono".

Contro di lui una denuncia, pesantissima, presentata dalla sua ex convivente, che lo accusava inoltre di violazione di domicilio e di inottemperanza agli obblighi di mantenimento familiari.

Dopo la fine della loro relazione, la donna era rimasta a vivere insieme ai figli nella casa di famiglia, mentre il professionista si era trasferito altrove. Tra il 2018 e il 2021, secondo quanto riportato dall’accusa, in varie occasioni si sarebbe introdotto nell’abitazione contro la volontà dell’ex compagna e lì, in quelle occasioni, per 15 volte, avrebbe approfittato di lei palpeggiandola e toccandola nelle parti intime.

Nel corso del processo, l’uomo ha spiegato di essersì sì recato in varie occasioni nell’abitazione, ma solo per aiutare uno dei figli con i compiti di scuola e fargli un po’ di ripetizioni nelle materie scientifiche. Lo stesso figlio gli avrebbe aperto la porta, e quindi non ci sarebbe stata nessuna intrusione abusiva nell’appartamento.

Quanto ai presunti episodi di violenza sessuale, successivamente ridimensionati da 15 a 2, gli avvocati della difesa hanno messo in evidenza l’inattendibilità della presunta vittima, sottolineando alcune incongruenze nel suo racconto.

Tesi che, in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, sembrano essere state accolte dai giudici del Collegio di Rimini, che hanno dunque assolto con formula piena – da tutte le ipotesi accusatorie a suo carico – il professionista riminese, che ha così potuto scrivere la parola fine ad una battaglia giudiziaria che lo ha visto impegnato per anni e durante la quale ha sempre sostenuto con fermezza la sua innocenza.