"Il mio ex marito pedina me e i nostri due figli. Temo per la nostra incolumità". Una professionista riminese due anni fa si era rivolta ai carabinieri sporgendo denuncia contro l’ex compagno, un santarcangiolese di 52 anni (difeso dall’avvocato Stefano Caroli). La donna aveva lamentato che l’ex l’avrebbe seguita a bordo della propria automobile per diversi chilometri, con appostamenti sotto casa e presso la fermata dove i figli erano soliti prendere il bus. Alla luce di questa denuncia, il gip, nel 2019 aveva emesso un’ordinanza di divieto d’avvicinamento per l’uomo alla ex compagna. Durante l’interrogatorio di garanzia, il santancangiolese ha spiegato che dal 2016 è in atto un procedimento di separazione giudiziale e che l’ex moglie si era opposta anche alla proposta di effettuare un percorso di riconciliazione. In più a lui era impossibile vedere i suoi stessi figli. Gli ’incriminati’ pedinamenti non erano una volontà di pedinare la moglie in quanto lui stesso ha già da due anni una nuova compagna. Lo stesso ex marito, nella causa di separazione, aveva cercato di ottenere dalla moglie il recupero di un credito professionale di 125mila euro. Così alla luce di quanto è emerso il giudice per le udienze preliminari Vinicio Cantarini ha stabilito che "il rapporto di tensione tra coniugiè determinato da questioni inerenti alla sfera economica" e per questo motivo ha deciso di assolvere l’ex marito dall’accusa di stalking perchè "il fatto non sussiste".
Cronaca"Assolto: niente stalking alla moglie"