"Aria irrespirabile dal depuratore". In trecento firmano la petizione

"Estate da incubo", segnalano i residenti. Il Comune: "Parte il progetto per limitare il cattivo odore"

"Aria irrespirabile dal depuratore". In trecento firmano la petizione

Il depuratore di Riccione da anni al centro della battaglia. dei residenti

In trecento contro il cattivo odore che emana dal depuratore di Riccione. Ieri mattina sono state protocollate circa 300 firme raccolte tra i residenti che vivono nei pressi dell’impianto di depurazione. Parte delle adesioni alla protesta arrivano da "proprietari o affittuari di appartamenti estivi – scrivono i residenti -, nonché cittadini che frequentano le attività commerciali della zona e residenti in altri quartieri della città, i quali quotidianamente attraversano queste strade per motivi di lavoro". La battaglia contro gli odori emessi dal depuratore va avanti da decine di anni, ma "dall’inizio di agosto la situazione è diventata invivibile".

Dalle emissioni che si ripresentavano nell’arco del tempo si è passati a settimane intere in cui era meglio stare barricati in casa, dice chi vive nelle zone vicine all’impianto. "Vorremmo ricordare che non è una cosa che riguarda sono il nostro quartiere. Spesso il cattivo odore si sente anche in prossimità degli alberghi di viale Dante e viale Tasso, fino alla spiaggia, in modo particolare nel periodo estivo e, quest’anno, soprattutto nel mese di agosto. Sempre in quello stesso mese, il cattivo odore è stato avvertito per la prima volta anche nei viali adiacenti alla chiesa dei Ss. Angeli Custodi. Alcune persone che abitano in queste zone già da prima che il depuratore venisse costruito, testimoniano di ver passato periodi veramente critici ad altri in cui era possibile una frequentazione normale dell’esterno delle case". Nel corso del tempo sono stati svolti vari interventi all’impianto.

"Dalle iniziali tre vasche scoperte e una chiusa, gli ampliamenti sono stati tantissimi. Ora vi sono otto vasche di sedimentazione e nove tra vasche di denitrificazione e ossidazione di cui solo tre coperte. Il tutto senza tenere assolutamente conto dei 150 metri di distanza minima dalle abitazioni previsti dalla sentenza del Consiglio di Stato 4606 del 2013".

Ricevuta la petizione, dal municipio hanno voluto subito rispondere parlando di futuri interventi. "E’ in corso di predisposizione da parte di Hera un importante progetto di adeguamento del depuratore". Si tratta di un intervento "sul lato di viale Portofino, che dovrebbe essere completato tra il 2025 e il 2026, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente le emissioni odorigene". Per l’amministrazione la manutenzione straordinaria rientra in un percorso "di costante miglioramento dell’impianto, al fine di limitare al massimo i disagi per i residenti della zona". I lavori interesseranno l’area di arrivo dei liquami. Al termine dell’intervento i lavori si sposteranno sul lato della Statale.

Andrea Oliva