Rimini, 9 ottobre 2024 – Doveva essere una specie di dono per la donna che per 22 anni è rimasta segretamente al suo fianco. Una sorta di regalo d’addio dopo una lunga storia d’amore extraconiugale cominciata tanto tempo fa: 50mila euro che un 90enne riminese, ex manager in pensione, era pronto a versare a favore della sua amante, una donna albanese di ben 46 anni più giovane di lui. A far saltare tutto è stata però la figlia dell’anziano, che dopo aver scoperto l’esistenza di quella liaison tra il padre e la bella straniera ha deciso di denunciare quest’ultima per circonvenzione d’incapace. Risultato: sulla vicenda è stato aperto un fascicolo d’indagine e i conti correnti di entrambi i protagonisti - il 90enne e la 44enne - sono stati temporaneamente congelati e posti sotto sequestro in attesa di accertamenti più approfonditi da parte degli inquirenti.
Il nodo da sciogliere ruota essenzialmente attorno alla capacità di intendere e volere del pensionato riminese, che per questo motivo sarà sottoposto ad una perizia approfondita da parte di uno psichiatra, tesa a verificare il possesso delle piene capacità mentali. L’uomo è stato nel frattempo sentito dai carabinieri, ai quali ha spiegato di aver sempre agito in piena coscienza e di non aver mai subito alcun tipo di costrizione né fisica né psicologica. Ha sostenuto che quella con la 44enne albanese, conosciuta ormai più di vent’anni fa in un bar, era una relazione a tutti gli effetti, benché la sua famiglia ne fosse sempre rimasta all’oscuro. Tutte le donazioni in denaro ricevute nel corso degli anni dalla donna, sarebbero state da lui elargite in maniera assolutamente volontaria, visto il forte sentimento d’affetto reciproco che i due avrebbero provato l’uno nei confronti dell’altra.
Non sono tuttavia di questo avviso i parenti stretti dell’ex manager, convinti che il loro congiunto sia stato vittima di un raggiro da parte di una donna intenzionata esclusivamente ad impossessarsi del suo cospicuo patrimonio. La figlia del pensionato in particolar modo ha deciso di rivolgersi ai carabinieri formalizzando una denuncia contro l’ex barista, che è difesa dall’avvocato Maurizio Ghinelli. I familiari sostengono che l’uomo sarebbe stato indotto a corrispondere all’amante decine se non centinaia di migliaia di euro, prelevando denaro contante, pagandole viaggi e regali, arrivando persino a versare per un certo periodo alla 44enne una sorta di ‘indennità’ mensile. Complessivamente, secondo la versione dei familiari, si parla di una cifra che potrebbe sfiorare i 170mila euro.
La donna ha respinto al mittente le accuse, confermando l’esistenza di una storia d’amore di lunga data con il professionista, per il quale anche lei ha sempre nutrito un sentimento genuino, e di aver mai messo in atto nessuna forma di costrizione nei confronti dell’anziano, con il quale per lungo tempo ha intrattenuto una relazione segreta ma non per questo motivo illegale.