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Rimini: anziana mummificata in casa: si indaga per abbandono. Figlia ritrovata in un hotel

Era in un tre stelle di Miramare la 60enne ricercata dalla polizia. La 92enne di Arezzo trovata sul letto con la camicia da notte e il telecomando in mano. La sua morte risalirebbe a 4-6 mesi fa

Rimini, 4 settembre 2024 – Era in un albergo tre stelle di Miramare la sessantenne aretina sulle cui tracce si trovava la squadra mobile di Rimini su richiesta dei colleghi di Arezzo.

Una ricerca di persona scomparsa innescata dal fatto che proprio l’ultimo avvistamento della donna risaliva a circa quindici giorni fa, proprio una struttura ricettiva di Rimini, città che la donna conosceva bene avendoci vissuto per qualche tempo.

E lì dove l’avevano vista è stata effettivamente rintracciata ieri la donna, che era sola e in buona salute e con i propri documenti appresso.

La squadra mobile di Rimini ha trovato la figlia dell'anziana in un hotel di Miramare. La donna aveva vissuto a Rimini per qualche tempo
La squadra mobile di Rimini ha trovato la figlia dell'anziana in un hotel di Miramare. La donna aveva vissuto a Rimini per qualche tempo

La donna era ricercata dalla squadra mobile di Arezzo a seguito del macabro ritrovamento del 31 agosto scorso in via Montanara – nel quartiere di Saione ad Arezzo – della madre 92enne della donna: Carla Bazzani. L’anziana, infatti, era stata ritrovata ormai cadavere e in avanzato stato di decomposizione, tanto che il dirigente della medicina legale di Arezzo Pasquale Giuseppe Macrì ha fissato la morte tra i 4 e i 6 mesi fa. Quando i soccorritori intervenuti – allertati dal padrone di casa che da tempo non aveva più notizie dell’inquilina – hanno ritrovato l’anziana, la 92enne era sdraiata sul letto mummificata, con la camicia da notte ancora indosso e in mano il telecomando della televisione. Sul corpo della anziana, però, non sono stati riscontrati segni di violenza e l’ipotesi è quella di un decesso per cause naturali anche se per la Procura aretina è prematuro sbilanciarsi. A vegliare su di lei sino all’ultimo momento sarebbe stato il gatto di casa, trovato aggrappato al materasso dove giaceva la padrona, morto probabilmente di stenti. Ancora, l’appartamento della signora non avrebbe presentato segni di effrazione e tutto era in ordine. Meno che per l’assenza di una persona in particolare, della figlia sessantenne – Silvia B. – che, ai primi accertamenti della mobile, era risultata irreperibile con il telefono staccato.

Una situazione che ha dunque subito portato a far scattare le ricerche, sino a ricostruire il fatto che la 60enne aveva soggiornato a Rimini durante le prime settimane di agosto. Da qui sono iniziate le ricostruzioni degli spostamenti che hanno infine portato la polizia di Rimini a rintracciare la donna, che ora è tornata ad Arezzo e messa a disposizione della autorità giudiziaria procedente. Sull’accaduto la Procura toscana ha aperto un fascicolo per abbandono di incapace a carico di ignoti. La figlia sessantenne ritrovata in riviera è stata per ora sentita come persona informata dei fatti, anche se da quanto trapela la donna non avrebbe ancora chiarito certe dinamiche e punti oscuri di questa controversa vicenda. Da quanto emerge la donna aveva lasciato Arezzo con il proprio trolley a fine luglio, dopo aver pagato regolarmente l’affitto. Sulle evoluzioni dell’inchiesta non è escluso né una cambiamento dell’ipotesi di reato né una possibile iscrizione al registro.