REDAZIONE RIMINI

Anfiteatro, primi passi di restauro. Due archeologi sono già al lavoro

Al vaglio degli esperti tutti i documenti esistenti in vista dei nuovi scavi nell’area

Al vaglio degli esperti tutti i documenti esistenti in vista dei nuovi scavi nell’area

Al vaglio degli esperti tutti i documenti esistenti in vista dei nuovi scavi nell’area

Prima l’approfondito studio delle carte. Perché tutti i documenti e i materiali disponibili sull’anfiteatro romano di Rimini saranno esaminati e studiati attentamente, a partire dalle ricerche di Luigi Tonini. L’indagine "sarà fondamentale" per capire come procedere con i nuovi scavi archeologici promessi dal Comune, per valorizzare finalmente il monumento romano e riportare alla luce altri resti. Palazzo Garampi aveva preso l’impegno – messo nero su bianco nel dossier per Rimini capitale della cultura – di recuperare l’anfiteatro, e così sarà.

Il primo passo, condiviso con la Soprintendenza, è stato quello di affidare a due autorevoli archeologi, Martina Faedi e Christian Tassinari, l’incarico di svolgere "un’approfondita ricerca d’archivio e bibliografica sull’anfiteatro". L’obiettivo è quello di "ricostruire tutta la documentazione disponibile presso gli enti competenti e quindi la storia dell’area". La scelta dei due studiosi a cui affidare la ricerca "è stata concordata con la Soprintendenza. Il loro lavoro contribuirà così a definire in modo esaustivo lo stato delle conoscenze attuali in merito, ponendo la base per gli ulteriori approfondimenti archeologici".

L’incarico a Faedi e Tassinari è stato affidato pochi giorni fa. Le ricerche inizieranno a breve e andranno avanti per qualche mese. L’obiettivo è partire con la nuova campagna di scavi archeologici nell’anfiteatro romano nella seconda metà del 2025 o al più tardi entro la fine dell’anno. Per i sondaggi archeologici e i primi interventi per il recupero e la valorizzazione dell’area il Comune ha già messo a bilancio 500mila euro. È un impegno economico importante per non lasciare stavolta nulla di intentato. Il sindaco Jamil Sadegholvaad e l’assessore alla cultura Michele Lari lo hanno promesso, anche in consiglio comunale. Poi arriverà anche il tempo in cui discutere del Ceis.