
Anche i sub promuovono il mare "Più pulito qui che alle Maldive"
Copertoni di auto, un’ancora e reti da pesca abbandonati sul fondale. La carica dei subacquei del Sub Riccione ha portato a galla il mare di plastica che si nasconde sotto la superficie dell’acqua. Ma a fine giornata erano più i sorrisi della fatica. "Abbiamo trovato una situazione migliorata rispetto al passato – spiega Lucio Faragona per i Sub Riccione –. C’erano meno rifiuti e quelli che si trovavano sul fondale si riferiscono a fatti occasionali relativi alle attività legate per lo più alle attività in mare. Ad esempio l’ancora, è probabile che si sia staccata da una imbarcazione, o le reti. Mentre il copertone potrebbe essere collegato a un parabordo di una draga che si è staccato. Poi c’erano le reti di plastica per la pesca".
Tra le decine di sub che si sono tuffati in acqua c’era anche Renato Santi, che da tanti anni gira il mondo fotografando i più bei fondali marini. "Devo dire che sono rimasto soddisfatto perché la quantità di rifiuti era limitata. Ed anche la tipologia fa pensare a situazioni occasionali e non inquinamento voluto o provocato. La situazione è migliorata e posso dire che il mare è molto più pulito di quanto ho visto in altre zone del mondo che passano come dei paradisi, ad esempio alcune zone e isole alle Maldive, o aree nell’arcipelago indonesiano per non parlare dello stretto di Messina il cui fondale è bellissimo, ma ho trovato anche tanti oggetti buttati incluse le batterie di auto".
L’iniziativa ‘Fondali Puliti Romagna’ era organizzata dal Crs (coordinamento Romagna sub), e vedeva coinvolte 12 realtà operanti nel mondo della formazione e divulgazione della subacquea. Tra queste c’era Sub Riccione che si è presentata in forze all’iniziativa. "C’è stata una bella partecipazione – riprende Faragona –. I sub che hanno preso parte all’iniziativa tra Riccione e Misano erano 64, di questi quasi 50 del nostro gruppo. Vanno aggiunte altre sedici persone sui mosconi. Mi auguro che in futuro sia possibile estendere l’iniziativa anche ad altre località". Domenica mattina assieme al mare davanti a Riccione e Misano, i sub aderenti all’iniziativa si sono tuffati anche a Cattolica e Ravenna dopo che in precedenza il progetto era partito a Cesenatico. I sub si sono immersi in gruppi distanti circa 500 metri l’uno dall’altro, coprendo tutto il litorale a una distanza di almeno 200 metri da riva.
Andrea Oliva