
Fabio Concato sarà sabato a Coriano
Sabato il Teatro CorTe di Coriano apre la sua stagione con un ospite d’eccezione: Fabio Concato. Con l’anteprima del tour Altro di me (inizio alle 21.15, biglietti sold out), Concato propone al pubblico un viaggio nelle atmosfere più intime del suo repertorio, tra brani storici e canzoni raramente eseguite.
Come si sente ad aprire la stagione teatrale con questa anteprima?
"È una bella responsabilità, ma anche uno stimolo. Porterò con me canzoni note e altre un po’ dimenticate. Ogni brano è un’esperienza nuova: ogni volta risveglia ricordi che avevo lasciato in disparte. Sarà un bel modo per mettermi alla prova e vedere l’effetto che fa".
Rimini e la Riviera sono tappe frequenti nei suoi tour. Quanto è legato a questa terra?
"Viserba è un posto del cuore: mia nonna costruì lì una casa foresteria nella quale tornavo ogni anno. La Riviera è sempre con me. Gli stessi miei musicisti (I musici) sono romagnoli: suoniamo quasi sempre insieme".
Le emozioni l’hanno sempre guidata. Come le vive, oggi, sul palco?
"Sono sempre quelle di un tempo, ma ora le gestisco meglio. Il pubblico cambia, l’energia è diversa, e ogni serata è come riscrivere una storia. Le emozioni sono il motore".
Che pensa della ‘musica liquida’ di oggi?
"La musica è e resta musica. In un attimo può cambiarti l’umore, arriva dritta al cuore come un fulmine, ed è questo il suo potere. Ci scuote e ci fa sentire vivi".
Quest’anno sono 40 anni da brani come Fiore di maggio e Guido piano. Cosa rappresentano oggi per lei?
"Queste canzoni sono cresciute insieme a me, hanno accompagnato tante persone e, nel tempo, sono diventate compagne di viaggio. Ho sempre cercato di scrivere in modo che ogni brano resti senza tempo, e credo che ognuna abbia trovato la sua strada".
Guardando al passato, c’è un brano che sente particolarmente suo?
"Gigi, senz’altro. È il mio biglietto da visita, è una canzone scritta per mio padre ma in cui ogni persona può ritrovarsi. Poi amo In viaggio del 1992, dove credo di aver scritto alcune delle mie cose migliori. E c’è Ballando con Chet Baker, un disco nato dalla mia ‘saudade’ brasiliana".
Oltre alla musica, lei è un narratore del mondo che ci circonda. Oggi c’è qualcosa che la preoccupa?
"Temo per l’ambiente e per l’egoismo diffuso, anche tra chi dovrebbe guidarci. Credo sia importante fare ogni giorno qualcosa di buono, anche solo un piccolo gesto".
Cosa consiglierebbe ai giovani che sognano di vivere di musica?
"Servono passione e determinazione. Non è facile vivere di musica, ma se è il tuo sogno devi darti da fare e provare fino in fondo. La musica va amata come si ama una fidanzata".
Aldo Di Tommaso