MANUEL SPADAZZI
Cronaca

L’omaggio agli alpinisti morti sul Gran Sasso: migliaia di luci per Luca e Cristian

Santarcangelo, centinaia di persone in piazza per ricordare i due giovani. I famigliari: “Siete sulla vetta più alta”. Candele accese nelle vetrine dei negozi e sui balconi delle case in tutta la città. Il primo gennaio la veglia di preghiera, il 2 i funerali celebrati dal vescovo

Santarcangelo (Rimini), 30 dicembre 2024 – Centinaia, migliaia di luci accese per Luca e Cristian. Sulle finestre. Sui balconi. E nelle vetrine di negozi e locali. Fervono a Santarcangelo i preparativi per la festa di Capodanno, ma oggi per alcuni minuti la città si è fermata per commemorare Luca Perazzini e Cristian Gualdi, gli amici alpinisti morti sul Gran Sasso.

Le vittime: a sinistra Luca Perazzini (42 anni); a destra Cristian Gualdi (48)
Le vittime: a sinistra Luca Perazzini (42 anni); a destra Cristian Gualdi (48)

Dopo la fiaccolata di sabato scorso a San Vito, oggi c’è stato un nuovo momento di raccoglimento, Una luce per Luca e Cristian, organizzato dal Comune insieme ai commercianti e alla Pro Loco.

Centinaia di persone si sono radunate lungo la scalinata di via Saffi, dove sono state accese ai lati due file di candele. Tra loro tanti amici e colleghi di Luca (il più giovane delle vittime, con i suoi 42 anni) e Cristian (48), che hanno tentato di consolare le famiglie delle vittime.

Con le lacrime agli occhi Matteo, cugino di Cristian, ricorda così lui e Luca. “Abbiamo sperato fino in fondo che questi due angeli tornassero a casa. Adesso Cristian hai raggiunto la vetta più alta, la vetta del paradiso. Qui hai lasciato un vuoto incolmabile che proveremo a riempire con i ricordi che abbiamo di te, la tua bontà, la tua energia”.

Alla commemorazione anche le famiglie di Luca e Cristian: amici e parenti hanno preso la parola per ricordarli
Alla commemorazione anche le famiglie di Luca e Cristian: amici e parenti hanno preso la parola per ricordarli

Accanto c’è Nello, il papà di Cristian. Racconta con un filo di voce che “giovedì ero tornato sul Gran Sasso, perché sapevo che le condizioni del tempo avrebbero consentito di riprendere le ricerche. Eravamo aggrappati a un miracolo.

Poi, venerdì, hanno trovato Cristian e Luca senza vita, uno vicino all’altro...”.

Un momento della commemorazione a Santarcangelo
Un momento della commemorazione a Santarcangelo

Anche Giancarlo Perazzini, il padre di Luca, ripercorre quelle ore di angoscia. “Sono scivolati in un canalone e non c’è stato niente da fare. La bufera li ha travolti”, racconta agli amici che si avvicinano per fare le condoglianze.

I colleghi della Nuova Cei, la ditta di impianti elettrici dove Luca lavorava da 23 anni, hanno messo fuori dall’azienda un grande cartello fuori con la scritta Molla l’osso. “Una delle sue frasi preferite, la ripeteva sempre – raccontano – È incredibile pensare che non lo rivedremo più. Ma Luca sarà sempre con noi”.

Il sindaco Filippo Sacchetti con i parenti di Cristian Gualdi e Luca Perazzini
Il sindaco Filippo Sacchetti con i parenti di Cristian Gualdi e Luca Perazzini

“Luca e Cristian erano due persone solari e amate da tutti – dice il sindaco Filippo Sacchetti – E quello di stasera (ieri per chi legge, ndr) è il modo per ricordarli e dire che noi saremo al fianco delle loro famiglie”.

Il primo gennaio le salme dei due amici alpinisti rientreranno finalmente a Santarcangelo. Alle 19, alla chiesa Collegiata, si terrà la veglia di preghiera, unica, per i due ragazzi. Giovedì 2 gennaio i funerali, separati, entrambi celebrati dal vescovo di Rimini Nicolò Anselmi: alle 10, nella chiesa di San Vito, le esequie di Luca; alle 15, alla Collegiata, quelle di Cristian.