REDAZIONE RIMINI

All’asta tre ex colonie servono 4 milioni

Si cercano compratori per Reggiana, Adriatica e Savioli Bianchini: "Un’occasione di rilancio per il Marano".

All’asta tre ex colonie servono 4 milioni

All’asta la zona nord di Riccione. Per il presidente dell’associazione albergatori, Bruno Bianchini, quello che si sta consumando al Marano ha una valenza che può divenire storica. Dopo l’aggiudicazione dell’ex hotel Le Conchiglie al gruppo di Andrea Falzaresi, Family hotel, domani si terrà a Milano l’asta che vede diversi lotti banditi assieme. Sono quelli del fallimento della società Kiron, la stessa che avrebbe dovuto realizzare il progetto di Futurismo. Oggi restano tre colonie abbandonate. Andrà all’asta la ex colonia Adriatica, dove di recente è stato sfrattato il ceramista Giulianelli che dopo anni ha dovuto lasciare i locali al piano tera. L’Adriatica andrà all’asta con i suoi mille metri quadrati e il terreno di circa 4mila metri quadrati a fianco del Marano. Stesso destino per l’ex colonia Reggiana, con i suoi 4.700 metri quadrati e l’intero lotto sulla spiaggia. Il terreno con le cubature maggiori è tuttavia quello della ex colonia Savioli, a monte di viale D’Annunzio. Qui i terreni e i diversi fabbricati esistenti hanno una superficie che supera i 7mila metri quadrati, sono ampi tanto che nel progetto di Futurismo era qui prevista una torre con appartamenti vista mare e superfici utili che raddoppiavano. Per le ex colonie Adriatica e Reggiana va all’asta il diritto di superficie per 50 anni, mentre per la ex Savioli la proprietà di terreni e fabbricati. Il valore complessivo a base d’asta è di 4 milioni di euro. "È certamente un’asta importante per il rilancio dell’intera area – prosegue Bianchini –. Mi auguro che vi siano interessamenti e che in municipio siano aperti al confronto con eventuali compratori interessati ad approfondire le potenzialità e possibilità dei lotti e dell’area. Spero anche che il momento particolare che sta attraversando il Comune, oggi commissariato, non sia un ostacolo anche se comprendo che in questo periodo sia complicato affrontare pratiche urbanistiche straordinarie".