LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Allarme spaccio e attività illecite a Rimini, bar chiuso per un mese

La decisione del questore arriva dopo numerosi interventi da parte delle forze dell’ordine. L’arresto, giorni fa, di un pusher ventenne ha confermato l’estrema pericolosità della situazione che si è creata

La polizia pone i sigilli (foto Migliorini)

La polizia pone i sigilli (foto Migliorini)

Rimini, 25 gennaio 2025 – Scattano trenta giorni di stop per il Ciao Bar di via Dante, locale situato nei pressi della stazione ferroviaria di Rimini. Il questore Olimpia Abbate ha disposto la chiusura per un mese del bar, applicando l’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps). La sospensione della licenza è stata proposta dalla polizia amministrativa della questura per motivi legati all’ordine pubblico e alla sicurezza.

Allarme spaccio in via Dante: bar chiuso per un mese a Rimini
Allarme spaccio in via Dante: bar chiuso per un mese a Rimini

Numerosi accertamenti effettuati di recente da parte della polizia amministrativa, delle Volanti e di altre forze dell’ordine hanno messo in evidenza una situazione critica: il Ciao Bar è risultato essere un ritrovo abituale di persone pregiudicate e dedite ad attività illecite. Tra i comportamenti documentati spicca la vendita di stupefacenti, come confermato dall’arresto di un pusher avvenuto lunedì scorso.

Durante l’operazione, la squadra mobile di Rimini ha colto in flagrante un 20enne tunisino mentre cedeva una dose di hashish a un cliente seduto a uno dei tavolini del bar. Il giovane, con precedenti penali, ha utilizzato diversi alias nel corso degli anni – ben 15 identificativi diversi – rendendo complessa la sua identificazione. La perquisizione successiva ha permesso agli agenti di rinvenire ulteriori quantità di stupefacenti, nascoste negli slip e in un borsello.

Questo episodio è solo uno dei tanti confluiti nel fascicolo aperto dalla divisione di polizia amministrativa di piazzale Bornaccini, che ha portato alla decisione del questore di chiudere il locale. Una misura ritenuta necessaria per tutelare la sicurezza pubblica e arginare la pericolosità della situazione complessiva legata al bar.

Ieri i sigilli sono stati apposti all’ingresso del Ciao Bar, che dovrà rimanere chiuso per un mese dalla data di entrata in vigore della sospensione della licenza. Nel provvedimento si sottolinea la necessità di intervenire per garantire un controllo più efficace in un’area già problematica come quella attorno alla stazione ferroviaria di Rimini, spesso teatro di episodi di spaccio di droga e di presenza di soggetti sbandati.

L’attenzione delle forze dell’ordine e della cittadinanza rimane alta in questa zona, considerata uno dei punti più critici della città. A fianco delle attività della polizia, sono presenti anche i militari dell’Esercito impegnati nell’operazione “Strade sicure”. Nonostante gli sforzi, la stazione ferroviaria di Rimini continua a essere un nervo scoperto in termini di sicurezza, richiedendo un monitoraggio costante e interventi frequenti per contrastare fenomeni di degrado urbano e criminalità.

La chiusura del Ciao Bar rappresenta dunque un segnale forte da parte delle autorità, che mirano a ristabilire condizioni di ordine e sicurezza in un’area strategica per il territorio, troppo spesso al centro di episodi di illegalità. Tuttavia, la sfida resta complessa e richiede un impegno costante e sinergico tra forze dell’ordine, istituzioni e comunità locale per affrontare le criticità in maniera strutturale e duratura.