Aggressioni ai medici: "Militari in pattuglia al pronto soccorso"

Sono stati 78 gli episodi violenti registrati l’anno scorso a Rimini . L’Ordine: "Vanno potenziati i controlli". Guardie giurate all’ingresso.

Aggressioni ai medici: "Militari in pattuglia  al pronto soccorso"

Sono stati 78 gli episodi violenti registrati l’anno scorso a Rimini . L’Ordine: "Vanno potenziati i controlli". Guardie giurate all’ingresso.

Militari a guardia di ospedali e pronto soccorso contro l’escalation di aggressioni ai danni di medici e infermieri. Un’ipotesi che, in alcune città italiane, sta per diventare realtà. Succede a Vibo Valentia, dove il prefetto ha disposto che le divise dell’Esercito impegnate nell’operazione Strade sicure svolgano il loro servizio di vigilanza anche all’esterno dell’ospedale. E a Rimini, dove nel 2023 si sono registrati ben 78 episodi di aggressioni o minacce nei confronti del personale sanitario? La prefettura per ora non ha dato indicazioni, ma una maggiore presenza delle forze dell’ordine è chiesta a gran voce dagli operatori sanitari. Il problema è molto sentito, come dimostra l’episodio avvenuto il 2 settembre, quando un uomo ha seminato il caos all’Infermi, tanto che per fermarlo c’è stato bisogno del taser. "Da tempo - dice Maurizio Grossi, presidente dell’Ordine dei medici - chiediamo che il posto di polizia dell’ospedale possa essere operativo 24 ore su 24. In subordine, si potrebbe pensare di includere il pronto soccorso tra i luoghi di pattugliamento a cui vengono assegnati i militari di ‘Strade sicure’, come già avviene ad esempio per la stazione dei treni o al tribunale. Potrebbe essere un buon deterrente contro malintenzionati, esagitati e violenti che rendono impossibile la vita di medici e infermieri". Più scettico Nicola Colamaria, dell’ordine delle Professioni Infermieristiche: "La sicurezza di chi lavora in ospedale dev’essere tutelata, su questo non ci piove. Tuttavia non credo che la presenza dei militari sia la risposta. Altro discorso è invece quello legato alla certezza della pena per le persone che compiono aggressioni". Diverse le azioni messe in campo per accrescere la sicurezza in ospedale. Tra i sistemi c’è la separazione fisica dell’area triage rispetto alla sala d’attesa. Il bancone del triage risulta dotato di pulsante antiaggressione. L’ospedale è presidiato da due guardie giurate oltre che da un posto di polizia con orario diurno.