Bellaria, 17 agosto 2019 - Una vacanza che difficilmente dimenticheranno madre e due figli, tutti e tre finiti ieri mattina in ospedale dopo il pestaggio di cui sono stati vittime da parte di una banda di otto-dieci ragazzi, molto probabilmente stranieri, forse albanesi.Il tutto per colpa di una maledetta sigaretta, negata al gruppetto.
La giornata di Ferragosto è conclusa per la famigliola lombarda: la mamma di 50 anni è in vacanza a Bellaria con i suoi due ragazzi, uno di 18 anni e l’altro, il piccolo di casa, di 15. Hanno scelto di trascorrere le loro ferie in un appartamento di Bellaria. La giornata è stata lunga e divertente, tra mare, spiaggia e sole: i due ragazzi però di andare a letto non ne hanno voglia. Mancano pochi minuti alle tre di notte.
«Andiamo a comprare due bomboloni», dicono alla madre. Lei preferisce restare in casa, che è poco lontana dalla pasticceria dove i suoi figli sono diretti. Nulla di cui preoccuparsi, ma l’imprevisto è dietro l’angolo. I due ragazzi lombardi vengono accerchiati da un gruppetto di altri giovanissimi. «Avete una sigaretta?», si sento chiedere da uno del gruppo. I due tirano dritto e si limitano a dire di no. La loro risposta però non piace alla banda, una decina di ragazzi, molto probabilmente albanesi, dalla prima descrizione fornita dalle vittime.
Uno del gruppetto si stacca ed inizia a prendersela con il più grande, il diciottenne. Gli mette una mano in faccia e lo studente lombardo urla. Le sue grida attirano l’attenzione della madre che, sentendo gli urli del figlio, si precipita di sotto in suo aiuto. La cinquantenne si lancia in mezzo al gruppetto che sta già sopraffacendo il figlio maggiore.
«Ma che fate, lasciatelo stare», grida anche la donna che tenta di portare via il ragazzo. Ma la reazione del branco è scomposta e violenta. Tutti si lanciano contro il diciottenne e contro la mamma. Volano calci e pugni; anche il quindicenne, nel tentativo di difendere la madre, dalle botte, viene risucchiato nel pestaggio. Il parapiglia è generale con il gruppo a farla da padrone, vista la superiorità numerica sullla donna ed i suoi figli.
Alcuni residenti della zona vengono svegliati dalle grida d’aiuto: sono loro a dare l’allarme. Sul posto arrivano i carabinieri della stazione di Bellaria, guidati dal luogotenente Antonio Amati. La banda riesce a darsi alla fuga. I tre feriti vengono trasportati in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Rimini. E’ il diciottenne ad arrivare in codice rosso: è lui ad aver riportato le ferite più profonde. All’inizio si teme anche per un suo occhio. Presentano diverse ecchimosi al volto ed al corpo anche la madre cinquantenne ed il figlio di 15 anni.
Il diciottenne ha riportato, fra l’altro, fratture al setto nasale con una prognosi di 25 giorni. Se la caveranno invece in otto giorni il fratello quindicenne e in sei giorni la madre. I carabinieri adesso stanno conducendo le indagini per tentare di dare un nome ed un volto agli aggressori: fondamentali per la cattura potranno risultare le immagini delle telecamere della zona.