Stava passeggiando in compagnia di un’amica, non lontano da corso d’Augusto. All’improvviso si è ritrovato circondato dal branco. Un gruppo di giovani e giovanissimi, anche loro con ogni probabilità minorenni, che frequentano il centro storico di Rimini. Sono volati spintoni. Poi qualcuno ha tirato fuori un coltello e lo ha colpito due volte, al torace e all’addome. Due fendenti che che hanno provocato ferite profonde. Uno studente riminese di 17 anni è stato per questo motivo trasportato d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza. Ha rischiato davvero grosso, ma dopo una notte di passione il giovane ha ripreso conoscenza e ora sembra essere fuori pericolo. I medici hanno stabilito per lui una prognosi di un mese. Sulla vicenda indaga ora la polizia di Stato, con gli agenti della squadra mobile Questura di Rimini che sono al lavoro per identificare il presunto autore (o i presunti autori) dell’aggressione e per ricostruire nei dettagli la vicenda.
A ripercorrere i fatti è il padre ‘adottivo’ del ragazzino che ieri si è presentato in piazzale Bornaccini per presentare denuncia.
"E’ successo tutto attorno all’una, nella notte tra sabato e domenica – racconta –. Mio figlio era uscito per andare a mangiare qualcosa in centro insieme ad una sua amica. Stava tornando nel punto in cui aveva legato la bicicletta, poi avrebbe fatto rientro a casa, a Rivabella. A un certo punto, tra via Cairoli e corso d’Augusto, il ragazzo è stato avvicinato da un altro giovane, che ce l’aveva con lui per qualche motivo. Hanno iniziato a discutere. Sono arrivati degli altri ragazzi, il ragazzo è stato letteralmente circondato. La situazione è precipitata. È scoppiata una rissa. All’arrivo della polizia, il gruppetto si è disperso, mentre lui è rimasto lì. Solo in quel momento si è accorto che stava perdendo sangue e che era stato colpito due volte, al torace e nella pancia, da un taglierino o da un coltello".
Il giovane è stato caricato in ambulanza. E’ quindi partita una corsa a sirene spiegate in direzione dell’ospedale Bufalini di Cesena. Qui il 17enne è andato sotto i ferri. Le sue condizioni sono apparse molto critiche: la lama avrebbe infatti perforato un polmone e quasi raggiunto l’intestino. "E’ stato messo in coma farmacologico, ma fortunatamente, una volta trascorsa la notte, ha riaperto gli occhi. Ora sta bene, si sta riprendendo, anche se ancora parla a fatica ed è molto provato. Dovrà rimanere in ospedale almeno per un mese, almeno stando a quello che hanno detto i medici. La ragazza che era con lui è incolume, non è stata aggredita, anche se è sotto choc".
La famiglia del ragazzo ha vissuto ore di angoscia e paura: ora resta la rabbia per un’aggressione che appare inspiegabile e la speranza che gli autori del gesto possano essere identificati dagli agenti della polizia di Stato. Il ragazzo - continua il padre - conosceva di vista quei giovani, li aveva già incontrati altre volte, anche se non frequentano la sua stessa scuola. E’ gente che frequenta il centro storico di Rimini. Di più non posso dire, perché sono in corso delle indagini". Gli inquirenti, coordinati dalla Procura di Rimini, sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’episodio, che si è svolto tra le vie Cairoli, Giordano Bruno e il corso d’Augusto. Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.
Lorenzo Muccioli