Giuliano
Lanzetti *
Sono finiti i tempi in cui noi ristoratori eravamo sommersi dai curriculum di persone desiderose di lavorare. Tutto è cambiato. Stiamo vivendo una vera e propria crisi del personale, si fatica anche a trovare apprendisti senza esperienza. L’unica salvezza ci arriva dalle famiglie riminesi che mandano i propri figli a fare ’la stagione’, una sorta di svezzamento un po’ come era il vecchio servizio militare che tempra i ragazzi li fa maturare e gli insegna il rispetto per il denaro. Credo che questa scarsità di personale sia dovuta a un solo fattore: azioni sbagliate delle varie istituzioni. Sussidi come reddito di cittadinanza o disoccupazione stagionale purtroppo hanno perso quello che era il loro scopo iniziale ovvero essere un reale aiuto per chi è veramente in difficoltà e sono diventate lo strumento per molti che da la possibilità di essere pagati rimanendo comodi sul divano di casa. Si stanno sprecando soldi pubblici in misure che non hanno un reale riscontro e non contribuiscono alla reale crescita economica del nostro mercato. Nella mia attività siamo arrivati a garantire vitto e alloggio per essere più competitivi pagando cifre importanti a portali di ricerca personale e annunci specifici sui social tutto questo perché crediamo che un locale di qualità sia la somma delle persone di valore che riesce a coinvolgere nel proprio sogno aziendale. E non tiratemi fuori la solita solfa sugli stipendi non adeguati, da noi al Bounty un cameriere che prende ordini in stagione percepisce circa 1.500 euro al mese più 1.500 euro di mance, più i premi sul raggiungimento degli obiettivi una cifra da fare invidia a un direttore di banca!
* ristoratore