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È morto all’improvviso a 60 anni, lunedì si svolgeranno i funerali nella chiesa di San Gaudenzo
Rimini, 25 gennaio 2025 – Se ne è andato all’improvviso Giuseppe Fabbri, scomparso a soli 60 anni giovedì scorso a Cotignola, in provincia di Ravenna. I funerali si terranno lunedì 27 gennaio alle 10 nella chiesa di San Gaudenzo a Rimini. Fabbri lascia un vuoto profondo non solo in città, dove esercitava la professione di dentista da oltre tre decenni, ma anche nel panorama culturale e artistico riminese.
Giuseppe Fabbri: un dentista appassionato di arte
Conosciuto per la sua versatilità, Fabbri non era solo un dentista stimato: la sua passione per il teatro e il cinema lo ha portato a realizzare opere indimenticabili. Tra queste, il lungometraggio "Intervallo" (2021), una docufiction dedicata alla storia travagliata del Teatro Galli di Rimini, e "I fiori del convolvolo", un mediometraggio più recente sul tema della sindrome di Asperger, che coniugava sensibilità artistica e impegno sociale.
Ricordi degli amici
"Era una persona generosa e disponibile – ricordano gli amici della compagnia teatrale AttiMatti, con cui collaborava da oltre vent’anni –. La sua passione ci ha aiutato a crescere come artisti e come persone". Nel corso della sua carriera, Fabbri aveva calcato i palcoscenici come attore e musicista, dirigendo spettacoli e partecipando a trasmissioni Rai, come Uno Mattina. Qui il conduttore Tiberio Timperi lo aveva soprannominato “Maestro”, sottolineando la sua maestria nel dirigere orchestre e progetti artistici.
Legame indissolubile con Rimini
Il suo legame con Rimini era profondo e viscerale. "Abitavo e lavoravo nel centro storico, ho visto il Teatro Galli ricostruirsi mattone dopo mattone", raccontava parlando di "Intervallo". "Questo film è un regalo alla città, un modo per onorarne la rinascita culturale".
L'eredità artistica di Fabbri
Il lavoro di Fabbri continuerà a vivere attraverso i progetti che ha lasciato in eredità e nei ricordi di chi lo ha conosciuto. "Era un amico matto, un artista poliedrico, un visionario che non smetteva mai di sognare", conclude il messaggio di AttiMatti.