Rimini, 15 ottobre 2024 – Notte di sangue nel centro storico di Rimini. Un 19enne è stato accoltellato all’addome da due ragazzi albanesi, di 19 e 20 anni, poi arrestati dagli agenti della polizia di Stato dopo un paio di ore di ricerche e un breve inseguimento in auto.
Il giovane ferito è stato avvicinato in via Sigismondo dagli stranieri che hanno preteso da lui dei soldi per comprare le sigarette: al suo rifiuto, uno di loro ha estratto un coltello a serramanico di 20 centimetri e ha minacciato e poi aggredito il malcapitato, affondando la lama nell’addome.
Il 19enne è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Infermi. Per fortuna, il coltello non ha leso organi vitali e il giovane riminese non è in pericolo di vita. Dovrebbe cavarsela con una prognosi di 10 giorni. I suoi aggressori, entrambi pluripregiudicati, sono invece finiti in manette per tentata rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate e detenzione ai fini di spaccio.
Tutto comincia attorno alle 2 di ieri notte, quando il 19enne - che si trova fuori dal bar Iguana Bay - viene avvicinato dalla coppia di albanesi. Uno di loro indossa un cappellino da baseball: particolare che in seguito si rivelerà utile per la sua identificazione. Gli albanesi gli chiedono se può prestare loro la tessera sanitaria per comprare le sigarette. Il riminese accetta e accompagna gli stranieri fino al distributore automatico.
Una volta acquistato il pacchetto e riavuto il documento, si volta indietro per tornare verso il locale, ma nota che gli albanesi lo stanno seguendo con aria minacciosa. Pretendono da lui dei soldi per comprare altri pacchetti di sigarette. Il giovane si rifiuta e si incammina a passo svelto verso via Sigismondo.
A quel punto uno degli albanesi tira fuori il coltello e minaccia il 19enne, pretendendo a tutti i costi il denaro. Uno dei clienti del bar, vedendo la scena, si avvicina e cerca di calmare gli animi. E’ un attimo. L’albanese che impugna il coltello affonda la lama nell’addome del 19enne lasciandolo a terra sanguinante, poi insieme all’amico scappa in direzione dell’arco d’Augusto.
In centro storico si precipitano l’ambulanza del 118 e le pattuglie delle Volanti. Il ferito non ha perso conoscenza e fornisce ai poliziotti una descrizione dei suoi assalitori, specificando che uno di loro indossa un cappellino da baseball e vestiti neri. Scattano le ricerche, che vanno avanti per alcune ore. Verso le 4, una pattuglia delle Volanti nota una Yaris uscire a tutta velocità dal parcheggio del ‘Settebello’. A bordo ci sono una ragazza e due ragazzi: uno di loro indossa un cappello da baseball.
La Volante si accosta alla Yaris intimando l’alt. Il conducente però ingrana la marcia e fugge a tutta velocità in direzione di via Tripoli. L’inseguimento si protrae per alcuni minuti fino a quando, in piazzale del Popolo, la macchina non va a sbattere contro il marciapiede, terminando quindi la sua corsa.
Gli albanesi a quel punto vengono
fermati e accompagnati in ques tura per essere identificati. Con loro hanno il coltello ancora sporco di sangue e alcuni grammi di marijuana oltre a diverse banconote. Gli assalitori saranno poi riconosciuti dalla vittima dell’aggressione. Al momento si trovano in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di convalida. Entrambi sono difesi dall’avvocato Massimiliano Orrù.