LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Accoltellamento alla mensa. Lite per il pasto finì nel sangue. Denunciato l’aggressore

Un albanese di 44 anni è ora indagato per lesioni poiché ritenuto dalla polizia l’autore di cinque colpi inferti a un polacco mentre entrambi si trovavano fuori dall’Opera di Sant’Antonio.

L’indagine è stata condotta dagli agenti della squadra mobile

L’indagine è stata condotta dagli agenti della squadra mobile

Era scomparso nel nulla, dopo aver inflitto cinque coltellate ad un 40enne polacco, in fila come lui alla mensa dei poveri di via della Fiera. Per un po’ di tempo, dell’autore dell’aggressione sembravano essersi perse le tracce. Ma alla fine gli agenti della squadra mobile di Rimini, guidati dal vicequestore aggiunto Marco Masia, hanno stretto il cerchio attorno ad un 44enne albanese, denunciato a piede libero per le lesioni gravi causate il 20 dicembre scorso fuori dalla mensa dell’Opera di Sant’Antonio.

L’indagato è difeso dall’avvocato Massimo Vico. L’aggressione, feroce e sanguinaria, si era scatenata per motivi insulsi e banali tra i due indigenti in attesa del loro turno per un pasto caldo. Polacco e albanese si erano messi a discutere ad alta voce. Prima, a quanto pare, a causa di un tentativo del 44enne di non rispettare la fila e passare davanti agli altri. Poi, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due avevano iniziato a bisticciare in quanto ciascuno di loro vantava una maggiore conoscenza dell’ambiente carcerario rispetto all’altro. Nel giro di poco la situazione era precipitata. Gli stranieri avevano incominciato a darsele di santa ragione. Fino a quando l’albanese non aveva tirato fuori un oggetto da taglio (verosimilmente un coltello) e lo aveva usato per colpire l’avversario. Il polacco era stato raggiunto da cinque fendenti, di cui due al fianco al fianco sinistro e uno al braccio. Solo per una questione di millimetri, la lama non aveva raggiunto organi vitali. Il ferito era rimasto a terra, sanguinante. Sul posto era quindi accorsa l’ambulanza del 118, che lo aveva trasportato d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena dove i medici lo avevano sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Nel frattempo la polizia di Stato aveva subito messo in moto le indagini per risalire al fuggitivo. Per prima cosa, gli investigatori della squadra mobile avevano raccolto la descrizione del latitante. Quest’ultimo era stato descritto in maniera abbastanza precisa dal polacco, una volta che le sue condizioni di salute erano migliorate. A quel punto agli agenti della polizia di Stato era bastato consultare l’elenco delle persone che frequentavano la mensa e svolgere alcune ricerche per risalire all’identità dell’albanese. Quest’ultimo in seguito era stato riconosciuto anche mediante confronto fotografico. Nei suoi confronti è dunque scattata la denuncia. L’uomo, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, deve rispondere delle gravi lesioni causate all’altro straniero.