Abusi su paziente disabile. Chiesta perizia sulla donna

Sarà risentita in udienza protetta la 33enne che accusa di violenza sessuale il medico di una clinica privata. Il professionista si difende: "Non l’ho toccata".

Abusi su paziente disabile. Chiesta perizia sulla donna

Il medico 67enne ha rigettato ogni accusa a suo carico (foto di repertorio)

Verrà sentita in sede di incidente probatorio in quanto soggetto vulnerabile le 33enne di Fano ospite di un centro di riabilitazione privato accreditato fino al 2023 di Bellaria perché affetta da un disturbo del movimento, che sarebbe stata violentata dal medico 67enne che lavorava nella struttura. È questa la richiesta avanzata dal pubblico ministero Davide Ercolani e a cui nei giorni scorsi si è aggiunta la domanda – da parte di Massimiliano Orrù, avvocato che assiste il professionista indagato – di una perizia sulla vittima che consenta alla difesa del medico di nominare un proprio consulente per esaminare la capacità di intendere e volere della 33enne. La difesa dell’indagato, infatti, nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nei giorni scorsi davanti al giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini, ha sollevato dubbi circa la consulenza psicologica già emersa nella misura cautelare agli arresti domiciliari applicata nei confronti del professionista.

Qui la presunta vittima delle violenze viene definita "lucida, attendibile, capace di testimoniare". Punti su cui molto probabilmente si andrà ad aggiungere una ulteriore consulenza sulla base delle richieste delle parti dopo che nell’interrogatorio di garanzia durato oltre un’ora nei giorni scorsi il medico ha rigettato tutte le accuse di molestie sessuali che gli sono state rivolte dalla paziente e dalla madre della 33enne. Stando alla difesa del medico: "La ragazza sostiene che il mio assistito avrebbe compiuto molestie anche su altre pazienti – così l’avvocato Orrù –. Ma senza tirare in ballo una serie di contraddizioni a nostro avviso nella versione della paziente, abbiamo già indicato una serie di colleghi e personale della struttura che potranno confermare la versione del professionista". Il medico 67enne infatti ha spiegato al gip di non avere mai approfittato della propria paziente attenendosi anzi – sostiene – ad un comportamento "sempre professionale".