FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Abusi incestuosi. Padre maltratta le figlie e stupra la maggiore. Orco finisce in carcere

È stato arrestato un 58enne accusato di aver violentato la giovane. L’indagine è partita dalla segnalazione dell’amministratore di sostegno. delle ragazze, già allontanate da casa per episodi simili anni prima. .

Abusi incestuosi. Padre maltratta le figlie e stupra la maggiore. Orco finisce in carcere

"Non dire niente... fai finta di niente". L’intimazione, viscida, dietro la quale si nascondeva l’orrore di uno stupro incestuoso appena consumatosi, sarebbe quella che una figlia all’epoca dei fatti 25enne si è sentita rivolgere dal proprio padre. Proprio da chi l’ha messa al mondo e che, stando alle accuse, quel mondo poi glielo ha distrutto, sgretolato, tolto con la velocità e brutalità di cui solo uno stupro di un genitore nei confronti della propria figlia è capace. Un’accusa, quella di violenza sessuale, che è costata ieri l’arresto a un 58enne riminese indagato anche per maltrattamenti nei confronti delle due figlie, oggetto già da piccole di continue vessazioni e offese da parte dell’uomo, sino appunto ai rapporti sessuali – almeno un paio – avuti fino al maggio del 2022 con la maggiore delle due. Ma andiamo con ordine.

È un racconto dell’orrore che inizia da lontano quello che sarebbero state costrette a vivere le giovani sorelle, oggi di 25 e 28 anni, e che nel 2005 erano state allontanate dalla famiglia e affidate al servizio sociale a seguito proprio dei maltrattamenti inflitti loro dal papà, indagato già all’epoca per violenza sessuale su entrambe e quando erano ancora minorenni. Poi nella casa famiglia una parentesi di tranquillità sino al compimento dei 18 anni. Dopodiché la più grande era tornata sui propri passi, a casa della mamma, dove aveva fatto ritorno pure il padre padrone, al termine di una pena detentiva. Una nuova terribile convivenza, segno per la figlia maggiore dell’inizio di un altro incubo. Peggio di prima. Poiché stando a quanto raccolto dai carabinieri della compagnia di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, è stato al ritorno del papà nella casa familiare che si sarebbero accentuate quelle attenzioni malate e morbose verso la ragazza. Attenzioni che in più occasioni avrebbero portato il 58enne indagato a costringere la figlia a subire atti sessuali, in particolare quando la moglie e madre della ragazza si coricava a letto o era fuori di casa. Sarebbe stato in quelle occasioni che in preda a una libido distorta, il padre si sdraiava accanto alla figlia, cominciando a massaggiarle i piedi. E poi sempre più su. Fino a compiere atti di libidine d’ogni tipo.

Una escalation perversa culminata in alcune occasioni con gesti forzati e, in almeno un paio di episodi riferiti dalla vittima agli inquirenti, anche rapporti sessuali completi. Orrori a cui la figlia avrebbe più volte cercato di sottrarsi, arrivando a minacciare il papà di denunciarlo all’assistente sociale. Mentre lui di contro rispondeva: "Non dire niente... fai finta di niente". Una minaccia serpeggiante che però ora si è ritorta contro l’indagato, poiché il vaso di Pandora è stato scoperchiato questo novembre, proprio quando la figlia minore, ancora in carico ai servizi socio-sanitari, e la sorella hanno denunciato insieme all’assistente sociale le vessazioni di cui sarebbero state nuovamente vittime. Non solo maltrattamenti, però. Perché la figlia maggiore del 58enne ha avuto il coraggio di sputare fuori tutto il veleno accumulato negli anni e raccontare anche di queli abusi sessuali ricominciati col suo rientro a casa e mescolatisi al fango dei maltrattamenti mai conclusi dal padre, accusato anche di controllare i loro i telefoni, impedendo loro di vestirsi come volevano o di frequentare altre persone al di fuori della cerchia familiare.

È stato infine su input della denuncia che i carabinieri, coordinati dal pm Ercolani, sono arrivati a raccogliere indizi a carico del 58enne tali da richiedere e vedersi accordare dal gip del Tribunale di Rimini Raffaella Ceccarelli l’applicazione della misura cautelare in carcere. L’ordinanza nei confronti del 58enne è stata così eseguita ieri mattina, quando l’uomo è stato prelevato dai carabinieri nella casa degli orrori e trasferito ai ’Casetti’, dove si trova in attesa dell’udienza di convalida a cui presenzierà a difesa dell’indagato anche l’avvocato Paolo Gasperoni.