Al rientro a casa si trovano faccia a faccia con i ladri, ma riescono a spaventarli e a metterli in fuga. Una domenica da incubo per Pier Giorgio Canducci e sua moglie. Quando i malviventi (almeno due, "ma avevano quasi sicuramente un terzo complice) sono scappato, hanno subito chiamato i carabinieri, poi hanno dato l’allarme anche sui social "per avvertire chi abita da queste parti di prestare molta attenzione". Il tentato furto è avvenuto domenica sera a Santarcangelo in zona Canonica, in via Montalbano.
"Noi eravamo appena rientrati a casa – spiegano Pier Giorgio e la moglie Serena – Saranno state le 22,25 circa. Mentre mio marito è sceso a chiudere il cancello, grazie ai fari accesi della macchina mi sono accorta che c’erano due persone dentro l’ufficio del nostro capannone, proprio a fianco a casa (Pier Giorgio Canducci è un imprenditore: lavora nell’ortofrutta). Così ho iniziato a suonare il clacson, mentre mio marito è corso subito dentro il capannone". Dove, all’interno, "ha sorpreso due ragazzi. Erano entrambi molto giovani, sulla ventina. Uno dei due sembrava di origine marocchina, era basso con i capelli ricci. L’altro invece era di carnagione chiara. Tutti e due parlavano benissimo l’italiano". Serena e il marito lo sanno perché, hanno appena li hanno fermati, hanno chiesto che cosa stessero facendo lì, a casa loro, e "ci hanno risposto che stavano cercando il gatto...". Naturalmente "era una bugia. I due ragazzi erano entrati per rubare a casa nostra. Li abbiamo bloccati nel capannone e abbiamo chiamato i carabinieri, ma nel frattempo sono riusciti a fuggire". Di lì a poco Pier Giorgio e Serena hanno sentito "il rumore di una macchina, che partiva a tutto gas. Evidentemente avevano un complice che li aspettava lì vicino, a bordo di un’auto".
La coppia ha chiamato immediatamente i carabinieri, poi ha lanciato un avvertimento sui social, pubblicado quanto era accaduto. "L’abbiamo fatto solo per avvertire chi abita in zona di stare attenti. Noi siamo riusciti a evitare danni solo perché siamo rincasati in quel momento, li abbiamo sorpresi che erano appena arrivati. Ma che cosa sarebbe successo se fossimo rientrati qualche minuto dopo? E se ce li fossimo ritrovati in casa, come avrebbero reagito?". Il peggio è passato, ma la paura resta.