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A Torre Pedrera i bagnini vanno a nozze

Via libera dal Comune al rifacimento dei bagni 74A e 75: diventeranno un unico stabilimento, più servizi e verde in spiaggia

A Torre Pedrera i bagnini vanno a nozze

L’unione fa la forza. E migliora l’offerta turistica, specie se ad allearsi sono due bagnini titolari di spiagge finanti, pronti a investire per riqualificare e accorpare gli stabilimenti. Sempre più verde e all’insegna di sport e benessere l’arenile di Rimini. Via libera dalla giunta al progetto pilota di accorpamento e trasformazione dei bagni 74A e 75 di Torre Pedrera, all’altezza dello sbocco al mare di via Tolemaide. Sarà l’ennesimo bagno che rifatto di sana pianta a Torre Pedrera, con l’obiettivo di offrire a riminesi e turisti più qualità, più servizi e "di aprire la visuale verso l’orizzonte del mare", sottolinea in una nota Palazzo Garampi.

"Siamo pronti a iniziare i lavori – dico Enrico Casalboni e Mario Di Giuseppe, titolare degli stabilimenti – per presentare ai nostri ospiti il nuovo bagno, in linea con il lungomare riqualificato, già dalla prossima estate. È un sogno che si avvera. Anziché farci la concorrenza abbiamo scelto di collaborare". Oggi gli stabilimenti hanno una ’impostazione classica’: cabine in cemento per spogliatoi, servizi e depositi, area gioco e sport. "Una disposizione che crea una sorta di barriera visiva", sottolinea l’amministrazione. L’estate prossima qui cambierà tutto: nella fascia a monte ci saranno aree verdi con giochi per bambini, due campi da ping pong, il campo da beachvolley. Lungo il percorso pedonale panchine e punti luce a terra. "Il cuore dello stabilimento sarà costituito dalle strutture di servizio che saranno accorpate in modo da compattare i volumi", spiega ancora il Comune. Sulla copertura degli spogliatoi pannelli fotovoltaici o solare termico per l’acqua calda delle docce. L’area ombreggio prevede uno spazio per ogni ombrellone di almeno 18 metri quadri.

"Un progetto coerente nel disegno e nella filosofia con quelli già realizzati negli ultimi anni a Rimini nord dove, grazie spesso alla proprietà privata degli stabilimenti balneari, sono già diversi gli operatori che hanno scelto di investire nella spiaggia anche cogliendo le opportunità e gli stimoli generati dal Parco del Mare", commenta l’assessore al demanio Roberta Frisoni. A Torre Pedrera la spiaggia non è data in concessione, ma è privata (apparteneva ai Ceschina). "Dal 2018 a oggi da Rivabella a Torre Pedrera sono stati 8 i progetti avviati e completati, coinvolgendo una dozzina di stabilimenti, e ce ne sono almeno altri 5 in fase di istruttoria, pronti a partire, non solo nella zona Nord".

Sempre più verde non solo la spiaggia, ma anche il Parco del mare. Grazie a un finanziamento di 380mila euro da parte del ministero della Transizione ecologica, Palazzo Garampi potenzierà le ’opere a verde’ nei tratti dei lungomari Murri e Spadazzi. Saranno inserite essenze, arbusti e piante, realizzando aree verdi ombreggianti. Si tratta di un progetto sperimentale, che servirà (anche) a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Mario Gradara