MARZIA VERSIGLIA
Rimini

Rimini scalpita per il concerto di Vasco Rossi, i fan: "E' la nostra religione"

Accampato fuori dallo stadio da una settimana, il popolo del Blasco si pregusta lo show dei due concerti fuori dallo stadio 'Neri'

Rimini scalpita per il concerto di Vasco Rossi, i fan: "E' la nostra religione"

Rimini, 31 maggio 2023 - Alla vigilia del concerto riservato ai soli membri del Blasco fan club, la “Vasco mania” si fa sentire sempre di più. 

Dalla settimana scorsa, il ‘Komandante’ è stato accompagnato e supportato dai suoi fan che tutti tutti i giorni lo aspettano fuori dallo stadio ascoltando le prove.

Una devozione unica nel suo genere, che contagia persone di ogni età, dalle generazioni che lo seguono dal suo debutto a quelle che sono nate dopo il suo successo.

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“Siamo quelli delle tende, accampati fuori dallo stadio e siamo qui da una settimana - spiega Elisa Armonia, 50 enne di Salerno - noi seguiamo l’ideale di Vasco: quello dell’onestà. Siamo attratti da lui come da una calamita, è il poeta delle nostre emozioni”.

Il fedelissimo gruppo è sempre in prima fila all’entrata del Romeo Neri “Vasco per me è vita - afferma emozionata Sara Izzo, riccionese d’adozione e campana d’origine - ha accompagnato tanti momenti della mia vita e gli voglio bene. Anche dopo tanti anni che lo ascoltiamo le sue canzoni ci fanno ancora venire la pelle d’oca”.Una figura paterna, una guida e un punto di riferimento: “Vasco c’è stato nei miei periodi peggiori - racconta Simona, riminese - vederlo esibirsi qui, nella nostra città, è un sogno. Aspettavamo questo concerto da tanto tempo e ora è un’emozione indescrivibile”.

C’è anche chi ormai ha perso il conto delle volte in cui lo ha incontrato e dei concerti a cui ha partecipato come Giovanni Lanzilli, 56enne di Benevento, che segue il rocker da quarant’anni, non solo ai suoi concerti, ma anche in giro per il mondo: “Quest’anno l’ho seguito a Londra, Zocca e ora a Rimini. Continuerò a seguirlo per tutto il tour”.

Per altri ancora, come Giovanni Parpagallo, 48enne di Catania, il ‘Komandante’ va ascoltato come se fosse guida spirituale, a capo di una religione tutta sua: quella del rock. “Come lo scorso anno seguirò tutto il tour - così Giovanni -: un mese e mezzo fuori casa, 12 tappe, 1050 km e 12 ore di automobile e solo per iniziare.Per me Vasco è una religione, una divinità laica che va adorata”.

Un attesissimo concerto che in realtà sembra essere iniziato già da una settimana, come spiega Mattia di Fondi. E sono proprio i seguaci del rocker a essere gli artisti che si esibiscono tutti i giorni fuori dallo stadio: “Dentro c’è il concerto di Vasco e fuori c’è il nostro di concerto e secondo me il nostro è ancora più bello”.