Reggio Emilia, 2 aprile 2010. Si è spento ieri, all’ospedale di Reggio, l’ex sindaco Renzo Bonazzi, 85 anni, uno dei protagonisti della storia politica reggiana della seconda metà del Novecento. Bonazzi aveva avuto qualche problema di salute negli ultimi tempi.
Due anni fa era stato colpito da un’ischemia cerebrale da cui si era ripreso abbastanza bene. Poi, nel luglio scorso, aveva avuto un ictus ed era stato ricoverato al Santa Maria.
Le sue condizioni erano apparse gravissime. Era arrivato all’ospedale addirittura in coma, ma poi si era ripreso ed era stato trasferito nel reparto di neurologia.
Con il passare dei giorni era migliorato e la sua forte tempra gli aveva permesso di tornare a casa e recuperare ancora una volta.
Venti giorni fa l’ultimo ricovero in medicina I, all’arcispedale, causato da problemi dovuti alla circolazione sanguigna.
Nelle ultime settimane, c’è stato un lento peggioramento fino alla morte avvenuta ieri alle 15 per una broncopolmonite.
Bonazzi è rimasto lucido fino all’ultimo. Ieri mattina, addirittura, ha letto i giornali che gli aveva portato il figlio. Poi, in tarda mattinata, il decesso.
Ieri pomeriggio il mondo politico reggiano è passato alla camera mortuaria dell’ospedale a rendere omaggio all’ex sindaco e senatore. In prima fila il segretario del Pd, Giulio Fantuzzi e il sindaco, Graziano Delrio.
Il primo cittadino ha detto: «Questa città deve molto a lui. E’ stato un sindaco illuminato che ha saputo leggere le trasformazioni e i cambiamenti di un periodo storico che usciva dalla povertà del Dopoguerra. Se la nostra città può continuare a essere un esempio di coesione, di qualità ed efficienza, di resistenza nei valori della comunità, lo si deve a persone come Bonazzi».
Il primo cittadino ha ottenuto l’autorizzazione dalla famiglia ad allestire la camera ardente in Comune.
Le porte della Sala del Tricolore, dove Bonazzi ha occupato il primo scranno per ben 14 anni, si apriranno oggi, dalle 10 alle 18, per chi vorrà rendere l’ultimo saluto. I funerali si terranno domattina con partenza dalla Sala del Tricolore alla volta di S. Agostino.
Il politico sarà sepolto al cimitero suburbano. La famiglia chiede che eventuali offerte vengano devolute all’hospice di Montericco o a don Daniele Simonazzi. Bonazzi lascia la moglie Marisa, pure lei molto conosciuta negli ambienti culturali reggiani, i due figli, Alessandro e Federico e il fratello Ulderico.
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