FRANCESCO PIOPPI
Sport

Unahotels sconfitta da Falco Szombathely: addio vantaggio campo nei play-in contro Bonn

Unahotels perde contro Falco Szombathely e affronta Bonn nei play-in senza vantaggio campo. Cruciale il ritorno di Jamar Smith.

Kenneth Faried non è ovviamente ancora al top

Kenneth Faried non è ovviamente ancora al top

REGGIO EMILIA 79 SZOMBATHELY 88

UNAHOTELS: Winston 22 (4/7, 2/9), Barford 16 (4/7, 2/2), Grant 6 (2/2), Gombauld 12 (1/3, 3/4), Faye 6 (2/3); Uglietti 5 (1/2, 0/1), Faried 5 (2/5, 0/1), Cheatham 5 (0/2, 1/4), Vitali 2 (1/1, 0/1), Gallo (0/1 da 3), Chillo (0/1 da 3). N.e.: Fainke. All.: Priftis.

FALCO SZOMBATHELY: Varadi 6 (3/4, 0/1), Pongo 2 (0/1), Clark 5 (1/2, 1/3), Tiby 16 (4/5, 1/2), Popovic 17 (6/10, 1/2); Keller 11 (5/8), Perl 22 (8/13, 1/4), Varadi 11 (0/5, 3/7), Diggs 5 (0/1, 0/1), Bognar 3 (1/1 da 3). N.e.: Sovegjarto, Kovacs, Veraszto All.: Konakov.

Arbitri: Poursanidis (Gre), Salins (Let), Oliot (Fra)

Parziali: 28-15, 43-40; 64-63.

Note T.l.: Reg 18/29 Szo 16/19. Rimb.: Reg 30 (Faried 7) Szo 34 (Popovic 7). Ass.: Reg 17 (Winston 9) Szo 25 (Varadi 11). Spettatori 2.610. La squadra ha giocato con la canotta listata a lutto in memoria dell’ex manager biancorosso Sandro Crovetti.

Una serata da dimenticare per la Unahotels che butta via una partita ampiamente alla portata e adesso nei play-in avrà come avversario Bonn, un cliente certamente più scomodo rispetto agli israeliani del Maccabi Ramat-Gan. Il terzo posto nel girone F gli toglierà anche il vantaggio del fattore campo nella sfida (al meglio delle 3) che inizierà con gara 1 in Germania (il 7 o l’8 di gennaio), proseguirà al PalaBigi (gara 2 sarà il 14 o il 15) e l’eventuale ‘bella’ una settimana dopo. Si tratta di un clamoroso autogol da parte dei biancorossi che dopo 4 minuti e 36 secondi erano già avanti di 17 (20-3) e in totale controllo, ma hanno commesso un errore che questo collettivo non può permettersi: calare la propria intensità. Senza la ‘garra’ necessaria, questa Unahotels diventa una squadra ‘come tante’. O quasi. Gli ungheresi hanno dato a Vitali e compagni una lezione che dovranno tenere a mente, perché con un roster che ha un decimo del talento, hanno sputato il triplo del sangue e spremuto sul parquet tutto il cuore di cui disponevano. Perl si è confermato un bomber di ottimo livello, ma sono stati soprattutto i lunghi (Popovic e Tiby) a massacrare il fortino biancorosso che ieri sera è sembrato una piccola e fragile palafitta. Dopo aver ripreso l’inerzia nel terzo quarto grazie a tre triple di Gombauld, Reggio ha infatti smesso nuovamente di eseguire ed è tornata punto a capo. Attaccando con presunzione e difendendo in maniera generosa, ma non corale. Winston ha provato a rimettere in corsa i suoi compagni trascinandoli fino al -4 (74-78 al 35’) e segnando 10 punti consecutivi. A quel punto però anche il folletto di Detroit si è stampato contro la difesa del Falco che, alla fine dei conti, ha vinto meritatamente. Adesso non resta che voltare velocemente pagina e preparare al meglio la sfida di domenica contro Varese, una squadra che non andrà assolutamente sottovalutata perchè adesso possiede talento (Sykes, Johnson, Hands…) ed è in crescita. Il prossimo passaggio sarà il ritorno di Jamar Smith che ieri sera è mancato come non mai in queste ultime settimane.

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