Dove non arriverà la tecnica dovrà pensarci il carattere. Quando non funzioneranno gli schemi dovranno salire in cattedra i singoli e mentre ci saranno le difficoltà, bisognerà stringere i denti. Il modo conterà poco, ma quella di stasera è una gara da vincere. Cremona in casa è storicamente un cliente scomodo, però provando a non abbassare le aspettative sotto la soglia della qualificazione alle ‘Final Eight’ di Coppa Italia, in palio ci sono due punti pesantissimi. Per raccoglierli ci sarà da sudare, perché la Vanoli di Cavina è una squadra costruita con criterio che lotta su ogni pallone e ha le idee chiarissime. Al volante c’è Corey Davis, un play destinato ad altri palcoscenici che si sta rilanciando dopo il caso doping e che a Reggio ricorderemo come uno degli ‘artefici indiretti’ dell’avventurosa salvezza del 2023. Se il classe ’97 non avesse lasciato a piedi Trieste ricevendo la sospensione proprio nella fase clou del campionato (positivo a un metabolita della cocaina il 19 aprile) probabilmente staremmo qui a raccontare una storia diversa. E invece da lì in poi la squadra costruita da Mario Ghiacci si perse senza il proprio leader, fino ad arrivare al burrone dell’ultima giornata, quando la loro sconfitta a Brindisi e la contemporanea vittoria dei biancorossi su Trento li fece precipitare in A2 al posto della Unahotels.
Tempi che sembrano lontanissimi, ma da cui in realtà sono passati poco più di 16 mesi nei quali Davis si è riabilitato, giocando prima col Girona nella Liga Acb e poi tornando in Italia (sponda Vanoli) in marzo. Attorno a lui si muove una batteria di tiratori pericolosissimi formata da Jones, Booth e anche dall’ex Napoli Owens e di cui Reggio ha già fatto esperienza in precampionato, subendone la sfuriata nell’amichevole a Scandiano.
Attenzione quindi al perimetro, cuore dell’attacco dei lombardi che spremono il resto delle iniziative da italiani intraprendenti come Conti, Poser ed Eboua. Frecce che non sono bastate a Cavina per fare il blitz a Tortona nella prima giornata, dov’è arrivata una sconfitta di 12 punti (80-68) al cospetto di una squadra certamente più attrezzata. Vitali e compagni dovranno cercare di lavare via la scialba prestazione dell’esordio e confermare il carattere mostrato nel successo sul Rytas in ‘Bcl’. Soprattutto da Barford e Winston è lecito aspettarsi di più. Alla guardia si chiede maggior precisione al tiro da 3 (ora è a 1/11 tra campionato e Coppa) mentre dal play si vuole più leadership e continuità (anche emotiva). Dal punto di vista tattico, invece, Reggio avrà un vantaggio notevole nel reparto lunghi e insistere con i servizi a Faye, Gombauld e gli altri ‘big’ sarà probabilmente la chiave.
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