Era filato tutto liscio fino al 21’ del primo tempo, con oltre 10mila tifosi che affollavano il ‘Città del Tricolore’ in un bel pomeriggio di sole che dava modo di resistere al freddo pungente.
Poi ecco l’episodio contestato e l’inizio di una piccola Odissea sportiva. La Reggiana passa in vantaggio con un gran gol da fuori area di Portanova, ma qualche istante dopo il Var richiama l’arbitro Prontera: si analizza un intervento di Reinhart su Benali all’inizio dell’azione. La dinamica però sembra palese a tutti: l’argentino anticipa nettamente il centrocampista del Bari e poi, solo in un secondo momento, arriva il contatto tra i due.
I gruppi di tifosi si radunano attorno ai telefonini e hanno la conferma che è tutto regolare, ma non per il fischietto che invece annulla, non si sa bene con quale interpretazione.
Il pubblico reggiano, già surriscaldato dai tanti episodi contrari arrivati o al contrario ignorati dalla tecnologia (Palermo, Cesena, Modena e Cremona solo per citare i più eclatanti), perde le staffe. Dagli spalti arriva un coro unanime: ‘Buffoni! Buffoni!’, poi però si esagera e si passa la parte: dai ‘Distinti’ piove addirittura una scarpa e Dorval riferisce di aver ricevuto alcuni, isolati, insulti razziali.
È il 40’ e Prontera sospende la partita: va da Malpeli e gli comunica che la partita riprenderà solo dopo l’invito dello speaker al pubblico ad abbassare i toni. Ma il messaggio non arriva. Per 4 minuti la gara non riprende, poi, per la sorpresa di tutti, dagli altoparlanti escono frasi generiche: ‘Si invitano i tifosi a cessare le intemperanze verso la terna arbitrale’. Quindi lì per lì si fatica a decriptare l’episodio: un conto è sospendere la gara per offese razziali assolutamente da censurare, un altro è perché il pubblico apostrofa la ‘terna’ arbitrale. Tra l’altro il regolamento non lo prevede. Altrimenti non si giocherebbe più. E infatti si è trattato di un errore: dovevano essere stigmatizzati le offese razziste. Comune si riparte, ma con tanto nervosismo.
L’espulsione di Lucchesi a pochi istanti dall’intervallo non fa altro che esacerbare ulteriormente i toni e nel tunnel viene cacciato anche Viali. La Curva Sud resta seduta per i primi dieci minuti in segno di protesta contro l’ennesimo torto arbitrale, poi riparte con alcuni cori contro la Lega calcio e tutto il sistema. Alla fine ci perdono tutti e il vice presidente Cattani si presenta in sala stampa: "Come reggiano e vice presidente non mi è piaciuto l’episodio accaduto nel primo tempo e non mi riferisco al gol annullato e nemmeno all’espulsione a Lucchesi… Conosco bene i nostri tifosi, non siamo una città razzista e siamo molto sportivi. Ribadisco che Reggio è una città che va portata come esempio".
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