di Claudio Lavaggi
Non si può esattamente definire in partenza, perché i campionati del mondo di atletica leggera iniziano a Budapest il 19, mentre lei, Sara Vitiello, gareggerà soltanto giovedì 24. In ogni caso sono arrivate le convocazioni, con tante novità che Sara ci racconta, visto che a fianco della sua società di appartenenza, la Self Montanari e Gruzza, da qualche giorno ci sono pure le Fiamme Oro, cioè la Polizia.
"E’ vero – dice Sara da Roma – sono tesserata da qualche giorno per le Fiamme Oro perché sono entrata in Polizia con il concorso e non attraverso il gruppo sportivo, di cui comunque oggi faccio parte".
Quindi ci dobbiamo mettere sull’attenti?
"Beh – ride la Vitiello - fino a lunedì sono agente in prova, ma ai mondiali sarò agente effettiva".
Partiamo da lontano, lei ha appena compiuto 27 anni e di solito i gruppi militari puntano su atleti giovanissimi.
"Infatti, ma io sono poliziotta di vocazione, lo era mio padre, lo è mia sorella, ha lavorato duro per vincere il concorso e nel frattempo allenarmi, perché quest’anno ho già ottenuto tre medaglie ai campionati italiani: oro sulla 35 chilometri, argento nella 3 chilometri indoor fatta più che altro per sveltire l’azione, bronzo nella 20 chilometri individuale".
La marcia la si ricorda solo alle olimpiadi e poco più, un po’ come la scherma perché arrivano le medaglie, e spesso sono state d’oro.
"E’ vero, credo che la marcia sia trattata male, mettono una prova, poi la tolgono, mettono la 50 k donne, poi la tolgono, mettono la 35 che poi a Parigi non ci sarà. E senza ritorno economico, anzi, ogni due mesi ci va un paio di scarpe da 100 euro".
Torniamo a lei, che… marcia d’avvicinamento ha fatto a questi mondiali?
"Ho lavorato tanto, mi allenavo in caserma alle 4,30 di mattina prima di fare il corso, poi alla sera dopo le 19, quest’inverno ho mangiato tanto freddo e tanto buio. Ovviamente sempre da sola, magari con le guardie che scommettevano su quanti chilometri avrei fatto".
Lei ora da chi è allenata?
"Mi segue sempre Alessandro Gandellini, ma da quando sono a Roma, mi controlla il lavoro svolto Patrizio Parcesepe, che è il tecnico di Stano e Palmisano". Guardiamo a Budapest?
"Sarà una gara molto complicata perché ci sono le migliori marciatrici al mondo; io nel ranking sono circa ventesima con il mio 2h.54’06’’, ma ci sono ragazze che quest’anno hanno corso in 2h.37’ e una decina sotto le 2h.46’. Io voglio migliorarmi sempre, darò tutto per onorare questa maglia azzurra che mi piace e mi emoziona sempre di più. Ho gareggiato ai mondiali a squadre, in Coppa Europa, alle Universiadi, il mondiale individuale mi manca, ma è questione di giorni…"
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