STEFANO CHIOSSI
Sport

Manolo Portanova, cosa ha deciso il tribunale del Coni

Per la giustizia sportiva il centrocampista, condannato in primo grado a sei anni per stupro di gruppo, potrà essere regolamente tesserato con la Reggiana

Manolo Portanova, difeso dagli avvocati Flavia Tortorella e Gabriele Bordoni

Manolo Portanova, difeso dagli avvocati Flavia Tortorella e Gabriele Bordoni

Reggio Emilia, 1 agosto 2023 – Per la giustizia sportiva, Manolo Portanova potrà essere regolarmente tesserato dalla Reggiana.

È quanto emerge dalla sentenza del tribunale federale Nazionale del Coni, presieduto da Carlo Sica, in merito al deferimento proposto dal procuratore nazionale dello sport sul caso del 23enne centrocampista, condannato in primo grado a sei anni per stupro di gruppo.

All’epoca dei fatti (maggio 2021) il calciatore - tesserato per il Genoa – era stato deferito per la violazione dell’articolo 4 comma 1 del codice di giustizia sportiva ("Principio di lealtà e rettitudine sportiva”).

E ieri il tribunale del Coni si è espresso dichiarando il difetto di giurisdizione sulla vicenda; di fatto, lasciando la competenza al solo ambito penale.

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"É stata accolta la prima eccezione che avevo sviluppato nella memoria difensiva – ribadisce Flavia Tortorella, avvocato di diritto sportivo che difende Portanova -. Il giudice ha ribadito che la parte sportiva non interverrà, salvo ulteriori ricorsi da parte della Procura, perché non ha la giurisdizione per farlo. Rimane quindi il penale che avrà il suo corso, ma il tesseramento si può fare”.

Il centrocampista si sta allenando agli ordini di mister Nesta dal 19 luglio, in attesa che venga perfezionato il trasferimento in prestito dal Genoa che a questo punto dovrebbe essere annunciato entro giovedì.

Per il 23enne, oltre al campo, la testa ora andrà alla sentenza di Appello prevista intorno a dicembre, secondo quanto ribadito dall’avvocato Gabriele Bordoni che lo difende in sede penale.

Anche se il confronto tra una tifoseria pronta a sostenerlo ("Nella vita come allo stadio, fino al terzo grado… nessuno è condannato” lo striscione esposto dalle Teste Quadre al ritiro di Toano) e chi invita la società granata a fermarsi come associazioni (Non da Sola onlus), sindacati (Cgil) o parlamentari (la deputata Dem Ilenia Malavasi) è destinato a proseguire. 

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