BARDI 6. Si guadagna il voto solo al 95’, disinnescando un tiro cross di Fiori.
SAMPIRISI 6,5. Esperienza, mestiere e anche piede, perché ‘SuperMario’ è uno dei pochi a saper offrire cross di qualità. Piace anche per la capacità di dialogare con l’arbitro e far pesare un curriculum da 81 presenze in Serie A e 226 in B. Sembrano dettagli, ma non lo sono.
MERONI 7,5. Di testa, di piede, sul lungo e sul corto, sempre in anticipo e senza farsi ammonire (è diffidato). Il Chiellini granata gioca un partitone e si concede anche qualche sgroppata in avanti a creare scompiglio. Ieri ha disputato la ventesima partita da titolare consecutiva in campionato, per un totale di 1800 minuti (esclusi i recuperi). Eroico.
LUCCHESI 6,5. È il poliziotto ‘buono’ della coppia centrale, quello che usa il fioretto più della spada. Non commette errori e imposta con criterio. Finisce con i crampi, stremato (dal 43’ s.t. Nahounou S.V.).
LIBUTTI 7. La famiglia di Bragantini, top scorer dei virgiliani con 5 reti, chiamerà probabilmente ‘Chi l’ha visto?’, anche se per averne notizie basterebbe citofonare a Libutti. Piazzato a sinistra, lui che è destro, mette la museruola a tutti e trova persino la forza di sfiorare il gol. L’impressione è che se si chiamasse Libuttinho o Libuttao godrebbe di molta più considerazione. Bravissimo.
SERSANTI 8. Viene il magone a pensare a quante partite Viali gli abbia fatto giocare da ‘tornante’ a sinistra. Riportato nel proprio ruolo di centrocampista ‘totale’ sta letteralmente dominando la scena. È il cuore della tattica di aggressione a ripartenza che fa bella la Reggiana, impreziosisce tutto con un bel gol che indirizza la partita. Superlativo.
REINHART 7. Ha il fisico di un canarino, ma l’applicazione di uno scienziato nel leggere le traiettorie e fare da schermo davanti alla difesa. In poche parole dà quell’equilibrio tattico che con Stulac o Kabashi viene puntualmente a mancare (dal 46’ s.t. Stulac S.V.).
IGNACCHITI 6,5. Altro uomo che non va spesso in copertina, ma che garantisce alla Reggiana di rompere le trame avversarie e guadagnare il gettone per far suonare il juke-box. Il giallo gli costerà un turno di riposo alla ripresa, col Bari.
VERGARA 6. Pagella difficile, perché è una costante spina nel fianco del Mantova, ma tra salvataggi miracolosi (Cella sulla linea) e parate, non trova mai il graffio felino (dal 24’ s.t. Marras 6: entra in maniera propositiva, Festa gli nega la gioia del gol).
PORTANOVA 6. Manca il colpo del cobra, ma si spolmona dando una mano a tutta la squadra (dal 24’ s.t. Maggio 7: un gol alla Quagliarella, alla Che Adams oppure altri, scegliete voi. Entra e da 40 metri disegna un capolavoro che è già adesso tra i più belli del campionato. Deve restare connesso anche quando gioca meno, Viali non può ‘perderlo’ per strada).
GONDO 6: spreca un paio di occasioni, ma fa tanta legna e si guadagnerebbe un rigore (Redolfi lo cintura) che Monaldi e il Var gli negano (dal 25’ s.t. Vido 6: in pochi minuti si crea due occasioni, una la spara alta e nella seconda è Festa che fa la prodezza).
Francesco Pioppi
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