Sono una bella famiglia di sportivi, in più tutti e tre hanno sposato… la Corradini Rubiera, la società dei fratelli Benati.
La provenienza è Formigine, ma papà Luigi Guidetti, 49 anni, è tesserato in gialloverde dal 1996 (sono quindi 28 anni); mamma Roberta Lodesani, 46enne, porta in dotazione 26 anni di tesseramento; il figlio Mattia, 20 anni, ne porta altri 6 e così si arriva a 60 anni tondi di "tesseramento familiare".
La settimana scorsa hanno partecipato alla stessa gara di Mezzolara (8,3 chilometri) con Mattia 6°, Luigi 35° e Roberta 19ª tra le donne.
"Non è stata la prima e non sarà l’ultima - dice Luigi - pensi che tutti gli anni andiamo a fare il giro delle Eolie; io l’ho vinto sei volte, Mattia due e Roberta è arrivata terza per due volte. La trasferta alle Eolie è un nostro must, ci siamo andati anche nel 2021 che non si poteva correre".
Ma questa passione da dove nasce?
"Io ho iniziato da piccolo nella Rcm Casinalbo, sino a passare nella Corradini in categoria promesse. Una grandissima passione che ho trasmesso a moglie e figlio".
Roberta, lei come ha iniziato? "Pensi che facevo lotta libera, ma ero 45 chili e dovevo combattere contro ragazze di 60 chili. Era gara impari, ma sono arrivata anche in nazionale. Poi ho conosciuto Luigi che mi trasmesso la passione della corsa".
E Mattia non poteva sbagliare. "Eccome se potevo - dice il giovane under 23 - io odiavo correre. Ero sovrappeso e arrivavo sempre ultimo. Volevo lasciare l’atletica, ma poi con l’applicazione iniziavo a migliorare, non arrivavo più in fondo al gruppo e così ho iniziato ad amare questo sport".
Torniamo a Luigi, per lei la Corradini cos’è?
"Una splendida famiglia in cui troviamo benissimo a distanza di tanti anni. Anni fa, quando ero giovane e al massimo della condizione ho avuto proposte da altre società, ma ho sempre detto di no. Io a Rubiera faccio il jolly, do una mano a Emilio Benati ad allenare e faccio pure il massaggiatore, avendo sia il cartellino da tecnico, sia da massaggiatore. Anche se il mio lavoro privato è quello di commerciante di articoli sportivi a Modena. Mia moglie è impiegata, mio figlio studia Scienze Motorie". Quando si è accorto che suo figlio andava più forte di lei?
"La prima volta mi ha battuto su un 800 in pista. Ne sono stato felicissimo, perché noi crediamo tanto in lui. Lo allena Stefano Baldini e penso che la primavera prossima farà un grande miglioramento".
E col pettorale in gara?
"Ah, no, qui io non conosco più nessuno. Nella gara di Mezzolara mi ha detto che l’ho chiuso in curva allargando le braccia. A dire il vero non ho visto che fosse lui, ma non cambia niente".
Mattia è vero che in una gara l’ha pure "bastonato"? "No, diciamo io non stavo bene, papà era dietro e mi ha ripreso. Mi ha passato senza neanche guardarmi, ma io al suo posto avrei fatto la stessa cosa".
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