FRANCESCO PIOPPI
Sport

Espugnata Napoli, sigillo alle Final Eight. Per la Unahotels è la quarta vittoria di fila

All’intervallo i biancorossi sopra di 13 punti: una situazione che scatena la frustrazione di molti spettatori che lasciano il palasport

Kenneth Faried, 35 anni, ieri al debutto

Kenneth Faried, 35 anni, ieri al debutto

NAPOLI

76

REGGIO EMILIA

84

NAPOLI: Pangos 11 (1/6, 2/7), Copeland 3 (0/6, 1/3), Woldetensae 10 (1/2, 2/4), Bentil 20 (4/8, 2/8), Totè 5 (2/5); Treier 17 8 (3/5, 2/4), De Nicolao 8 (2/2), Manning jr 2 (1/2, 0/2). N.e.: Dut Biar, Fiodo. All.:Valli.

UNAHOTELS: Winston 17 (4/7, 1/5), Barford 22 (4/8, 4/5), Grant 8 (1/2, 1/2), Gombauld 10 (2/5, 0/22), Faye 6 (3/3); Uglietti 9 (3/3, 1/1), Faried 4 (1/4), Cheatham 8 (2/4, 0/2), Gallo (0/1 da 3), Vitali (0/2 da 3)N.e.: Chillo, Fainke. All.: Priftis

Arbitri: Giovannetti, Grigioni, Marziali

Parziali: 17-18, 28-41; 51-58

Note: T.l. Nap 21/29 Reg 23/33. Rimb.: Nap 31 (Bentil 10) Reg 45 (Cheatham e Vitali 7). Ass.: Nap 14 (Pangos 4) Reg 11 (Winston 7). Spettatori 2000.

Winston inizia l’opera, Barford la finisce e la Pallacanestro Reggiana vola. Quarta vittoria consecutiva in campionato per i biancorossi che espugnano Napoli e mettono il sigillo alla qualificazione alle Final Eight, per le quali adesso manca solo l’aritmetica. I ragazzi di Priftis giocano un primo tempo molto solido, in cui piazzano un break di 20-3 che li manda all’intervallo sul +13 (28-41) scatenando la frustrazione di buona parte dei tifosi di casa che all’intervallo abbandonano il palasport in segno di protesta. Nella ripresa Reggio subisce il ritorno degli avversari che con Treier e Bentil arrivano fino al -3 (60-63) a 7’ dalla fine, ma una gran tripla di Uglietti, seguita dal primo canestro dal campo dell’esordiente Faried e da un’altra sfuriata di Barford chiudono ogni discorso. Per l’Unahotels va in archivio un’altra prova di sostanza per una squadra che anche ieri ha dimostrato di avere attributi e argomenti da vendere. Senza piangersi addosso per l’assenza di Smith, coach Priftis ha rivoluzionato l’assetto, lanciando Gombauld come ala grande al fianco di Faye, poi ha dato fiducia a Grant che lo ha ripagato con un primo tempo di sostanza e punti (8). Un modo anche per valorizzare Faried che in questo modo potrà giocare sia da ‘quattro’ che da ‘cinque’ scambiandosi il ruolo con il francese e con Cheatham.

Nel secondo tempo, come detto, Barford ha messo a tacere anche le ultime ‘vedove’ di Galloway confermando di essere un giocatore sostanzialmente perfetto per questi equilibri di squadra. Se facesse sempre 22 punti in 21 minuti sarebbe titolare in Eurolega, ma a Reggio va benissimo così visto che il riferimento in attacco è ovviamente Winston e, quando rientrerà, l’altro tornerà ad essere Smith. Tra la pallacanestro di cui si parla sui ‘bar social’ e quella reale c’è un bel po’ di differenza (per fortuna) e Coldebella è un uomo ‘di campo’. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, in prospettiva bisognerà tirare un po’ meglio i liberi (ieri 23/33) per non avere rimpianti. Più in generale stendiamo un velo pietoso sull’arbitraggio che anche ieri è stato disastroso: il primo tempo è durato più di un’ora, perché si sono alternate decisioni sballate che poi sono state corrette (almeno in parte) riguardando l’instant replay. Ci si lamenta spesso degli impianti e delle strutture, ma anche il livello dei fischietti italiani purtroppo è su quel livello.

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