CLAUDIO LAVAGGI
Sport

Dosso, debutto con record. Zaynab vince a Belgrado

L’azzurra corre i 60 piani in 7’’08, miglior tempo di sempre della kermesse

Una soddisfatta Zaynab Dosso posa per i fotografi dopo la vittoria sui 60 piani

Una soddisfatta Zaynab Dosso posa per i fotografi dopo la vittoria sui 60 piani

Buono, anzi, molto buono il debutto di Zaynab Dosso per la stagione 2025: vittoria nel meeting di Belgrado, record del meeting stesso, con bella prova nella semifinale e appena un po’ meno nella finale disputata a seguire. Zaynab, di scuola Corradini Rubiera, ha vinto la serie dei 60 piani in 7’’08 che corrisponde al suo sesto tempo di sempre. E’ anche il secondo tempo mondiale dell’anno dietro alla lussemburghese Patrizia Van Der Weken (7’’07), ma la stagione indoor è solo agli albori. In finale ha vinto in 7’’12, davanti all’australiana Torrie Lewis in 7’’14 e alla francese Orlann Oliere in 7’’20, poi un’ungherese, una belga, una portoghese, la svizzera Del Ponte e una polacca. La stagione, del resto, è molto lunga e questa era solo una gara d’assaggio, visto che tra poco più di un mese si farà sul serio agli europei indoor di Apeldoorn (Olanda, 6-9 marzo). Poi ecco l’altro impegno clou della stagione al chiuso, con i mondiali di Nanchino, in Cina, dal 21 al 23 marzo. Il 7’’08 con cui l’allieva di Frinolli apre la stagione è frutto di una partenza reattiva e di una fase di allungo che le permette di scappar via a tutte le rivali. In finale, due ore dopo, l’azione della velocista azzurra è meno efficace ma pur sempre di valore, tanto da chiudere in 7’’12, che le consegna la vittoria, mai in discussione, seppur con la Lewis in pressing.

"C’è sicuramente qualcosa da aggiustare - ha detto Zaynab al traguardo - ma mi è piaciuto il modo in cui ho gestito la gara. Quest’inverno abbiamo lavorato bene con coach Giorgio Frinolli e questo esordio ho voluto affrontarlo con leggerezza e consapevolezza. Peccato perché mi sono un po’ ‘addormentata’ in finale con appoggi troppo morbidi in partenza: sì, ho proprio dormito. C’è stato troppo tempo tra le due prove e la tensione è un po’ scesa. Sinceramente mi aspettavo un crono migliore, ma questa non è una pista velocissima. Stiamo lavorando per presentarci al top ad Apeldoorn e a Nanchino e non necessariamente ad ogni meeting può arrivare la grande prestazione. Le prossime? Due volte in Polonia, a Lodz l’8 febbraio e a Torun il 16, dove troverò Ewa Swoboda, e probabilmente i tricolori indoor di Ancona il 22 e 23 febbraio".

Claudio Lavaggi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su