FRANCESCO PIOPPI
Sport

Buon primo tempo, poi la Unahotels va in tilt

I biancorossi cadono in casa contro Tortona davanti a 4.082 paganti (record stagionale). Troppo nervosismo: espulso Hervey

Buon primo tempo, poi la Unahotels va in tilt

Buon primo tempo, poi la Unahotels va in tilt

REGGIO EMILIA

77

TORTONA

90

UNAHOTELS: Weber 4 (24), Galloway 22 (26, 413), Vitali 6 (12, 15), Hervey 7 (24, 13), Faye 4 (25); Smith 15 (34, 26), Grant 5 (13, 12), Uglietti 6 (22), Atkins 6 (24), Chillo 2 (11). N.e.: Camara, Cipolla. All.: Priftis.

TORTONA: Dowe 12 (57, 02), Candi 12 (24, 13), Weems 5 (13, 14), Daum 14 (48, 15), Radosevic 15 (36, 22); Baldasso 12 (13, 22), Thomas 10 (49), Severini 6 (03, 13), Strautins 4 (22, 01). N.e.: Basile, Baldi, Errica. All.: Ramondino.

Arbitri: Mazzoni, Quarta, Lucotti.

Parziali: 25-24, 41-37; 58-65

Note T.l.: Reg 1417 Tor 2227. Rimb.: Reg 36 (Vitali 9) Tor 40 (Dowe 8). Ass.: Reg 15 (Weber e Vitali 5) Tor 19 (Dowe 8). Spettatori 4.082.

Una partita al contrario. Nel senso che se contro Pistoia l’Unahotels era partita male e si era poi ripresa fino a travolgere i toscani, questa volta è successo esattamente l’opposto. Avendo però davanti una squadra tosta e quadrata come Tortona, l’epilogo inevitabile è stato un kappao tecnico.

Dopo un primo tempo ben giocato e in cui i biancorossi avevano mostrato anche ottime sinergie difensive (appena 13 punti concessi nel secondo periodo), nel terzo quarto i ragazzi di Priftis sono andati completamente in tilt.

La genesi della disfatta è da rintracciare nelle sei triple consecutive sbagliate proprio quando la Pallacanestro Reggiana sembrava in perfetto controllo (53-48 al 24’). In quel momento ognuno ha pensato di poter scavare il solco decisivo da solo, ma ad ogni errore della Unahotels corrispondeva un contropiede o un gioco eseguito con raziocinio dalla squadra di Ramondino. Rimbalzo, contropiede primario oppure circolazione di palla. E Reggio, perdendosi in attacco, si è via via sciolta anche in difesa.

L’uomo della riscossa per Tortona è stato Radosevic che, come il resto dei compagni, ha preso fiducia quando sembrava ad un passo dal baratro. Il lungo dei piemontesi era fermo a 2 punti, ma da quel momento ne ha messi a referto altri 13 aprendo la difesa biancorossa come una scatoletta di tonno. La girandola di cambi e quintetti provata da Priftis non è servita a riprendere le redini dell’incontro che, virtualmente, è definitivamente scappato via quando anche Hervey ha pensato bene di fare il quinto fallo e poi di farsi espellere per una reazione su Thomas. Sotto di 14 (58-72) a 7 minuti e 26 secondi dalla fine i biancorossi hanno cercato una reazione, ma è stata molto (troppo) simile a quella che era già avvenuta qualche istante prima: due passaggi e tiro da tre (forzato). A Priftis è stata data una macchina velocissima, ma non troppo affidabile: dovrà essere superlativo lui a capire come e quando spingere sul gas. Alcuni quintetti ‘operai’ (con Uglietti e Grant a dare fisicità) ci sono sembrati affidabili e forse meritavano anche più fiducia. La prima sconfitta interna arriva di fronte al massimo di paganti stagionale. Un peccato, ma potrebbe essere una lezione salutare.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su