Reggio Emilia, 1 settembre 2024 – “Io da bambino giocavo a pallone proprio qui, dove ora c’è questo palco. Adesso sono cambiate tante cose, ma sono venuto volentieri perché penso che questa campagna sia il giro di vite, l’inizio del contrattacco. Per questo è importante essere qui”. Se a dirlo è Romano Prodi, ex premier e presidente della Commissione europea, c’è da crederci: il pezzo da novanta del Partito Democratico dal palco ‘Enrico Berlinguer ‘ della Festa nazionale dell’Unità ha mandato un messaggio molto chiaro a tutto il centrosinistra, in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre.
Il pubblico ha risposto presente, se è vero che oltre 600 persone – molte anche in piedi ai lati del palco – si sono fermate ad assistere all’incontro tra il ‘Prof’ e il candidato Michele de Pascale. Tra loro c’era anche la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, accorsa a sorpresa a tempo di record da Pesaro.
Non si è pronunciata pubblicamente, ma il tema numero uno è l’idea di campo largo a livello nazionale con il ritorno di Matteo Renzi nella coalizione del centrosinistra e Romano Prodi non si è tirato indietro: "A Renzi dovrebbe essere tutto contro, perché ha parlato male di tutto e di tutti, ma c’è sempre la nostra cortesia e in più il vangelo di Luca dice che c’è più festa in paradiso per un peccatore pentito che per mille giusti. Però serve che il peccatore riconosca di esserlo e poi che si penta. Il confessore non sono io, è la Schlein, ma fuor di metafora serve una vera analisi politica, un’adesione a un progetto condiviso con la garanzia che venga portato avanti”.
De Pascale a livello comunale e regionale è riuscito ad ottenere il sostegno di Azione e Italia Viva. "Non è detto che quello che riesce qui si possa esportare a livello nazionale, ma di certo se il centrosinistra costruisce una coalizione deve farlo con il rispetto e la fiducia dei cittadini: a Ravenna in otto anni non c’è mai stata una lite pubblica, sempre l’idea di stare insieme”.
Prodi ha sottolineato la potenza della nostra Regione («produce ancora più di molti land tedeschi»), per poi dire la sua su tanti temi politici d’attualità, a cominciare dallo ius scholae: "Qui si dice che ‘l’è dmei ciucér un os che un bastoun’: non sarà la soluzione migliore possibile, ma un passo avanti sì. Non so se Forza Italia sarà pronta a votarlo, ma bisogna incalzare fino in fondo e poi vedere come va a finire”.
Per il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali Michele de Pascale il primo punto è sempre la tutela della sanità pubblica: «Solo in Emilia-Romagna il centrodestra dice che i finanziamenti bastino, in altre Regioni ad esempio Zaia stesso segnala che serve di più. Noi vogliamo salvarla nonostante il governo Meloni, diventando un punto d’innovazione a livello europeo".
I due esponenti Pd hanno criticato aspramente anche altre riforme, come l’autonomia differenziata e i tagli al sistema d’accoglienza: "Se vincerò io – ha detto de Pascale – l’Emilia-Romagna ripristinerà i corsi di lingua e formazione professionale, per mostrare con questo strumento al Paese che la situazione può essere migliorata”. Al termine dell’incontro, durato circa un’ora tra le 20.30 e le 21.30, De Pascale e Schlein hanno passeggiato per i vari stand della festa, scambiando chiacchiere, battute, sorrisi e strette di mano con i cittadini presenti.