Reggio Emilia, 31 agosto 2023 – Il Partito Democratico inizia la marcia. A nove mesi dalle amministrative avvia un ‘percorso partecipativo e di dialogo’ – le così ribattezzate ’consultazioni’ – che coinvolgerà oltre mille persone e terminerà il 24 settembre. Dopodichè il Pd spera di determinare la linea politica, ma soprattutto il nome da candidare a sindaco, visto che la segreteria provinciale non ha ancora trovato il nome giusto.
Agli interpellati sarà sottoposto di persona o in via telematica un questionario di 28 domande nelle quali esprimere le loro opinioni su meriti e demeriti della giunta attuale oltre che sulle maggiori criticità comunali. Ci saranno anche "domande politiche", per sondare il terreno rispetto a "un’ampia coalizione di centrosinistra", le primarie e le "caratteristiche che il candidato sindaco ideale dovrebbe avere".
Dulcis in fundo la possibilità di indicare fino a 5 nomi che si riterrebbero adatti per l’incarico. I mille saranno divisi in quattro gruppi, ciascuno con un referente.
I quattro ’saggi’ saranno Raffaele Leoni che dovrà consultare i consiglieri comunali Pd eletti dal 2009 in poi, i coordinatori e gli eletti nelle consulte, i presidenti dei centri sociali; Roberta Mori ascolterà l’intera giunta comunale attuale e la scorsa più la classe dirigente del partito locale, provinciale e regionale, i segretari dei sindacati e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e di categoria; Antonella Incerti le aderenti alla conferenza delle donne, i presidenti delle associazioni umanitarie e di volontariato reggiane, le rappresentanze dei consumatori e degli ordini professionali; Gianluca Cantergiani infine coinvolgerà le rappresentanze religiose, le associazioni giovanili, assemblea e direzione cittadina, segreteria reggiana e provinciale e i direttivi dei circoli della città.
Dalle risposte raccolte sarà possibile ricavare trend e grafici con un metodo scientifico mai visto in nessun capoluogo di provincia: "Vogliamo valorizzare l’arcipelago diffuso della società reggiana – spiega il segretario provinciale Pd Massimo Gazza – il suo portato valoriale, storico e politico. Anche Elly Schlein ha apprezzato quest’idea che è un contributo innovativo alla politica, per arrivare a una decisione condivisa sul programma e sulla squadra di governo". E ancora: "Non lo facciamo per trovare un candidato, un nome solo non basta. Ci vuole un progetto politico serio, non un solo uomo forte come fa la destra: sarebbe una proposta politica debole, noi ne vogliamo una articolata e plurale che rappresenti tutti a lungo termine".