Reggio Emilia, 12 giugno 2023 – Hanno condiviso la fede politica e gli ardori artistici. Ma li legava soprattutto una grande amicizia. Iva Zanicchi, dall'altro capo del telefono, di ritorno da una serata a Tolentino dedicata al compianto Gianni Ravera, ha la voce rotta dalla commozione per la morte di Silvio Berlusconi. "Mi piace ricordarlo come un grande amico", racconta la mitica ‘aquila di Ligonchio’.
Quando ha conosciuto il Cavaliere?
"Era il 1984. Partecipavo a una trasmissione Mediaset che si chiamava ‘Premiatissima’. Presentava Johnny Dorelli, la regia di Landi e c'erano tante altre colleghe cantanti in quella gara musicale. La sua TV commerciale cominciava a prendere il volo. Cominciavo a raccontare le prime barzellette, insomma, lui ne fu entusiasta e me lo fece sapere".
Poi, ci furono tutti quegli anni di "Ok, il prezzo è giusto".
"Esatto. Ho condotto quel programma per lunghi anni, tutti i giorni entravo nelle case della gente. Una gioia".
Come reagì Berlusconi quando gli comunicò che voleva entrare in politica?
"Un giorno venne a trovarmi un sindaco di un paese vicino al mio, in Brianza. Mi disse che dovevo fare politica, che ero adatta. E mi portò dal Cavaliere. Silvio cercò in tutti i modi di dissuadermi. Disse che non lo dovevo fare perché stavo bene dov'ero, col mio successo di cantante e come personaggio televisivo. Mi disse che avrei conosciuto l'odio e la cattiveria di tante persone".
E lei?
"Io sono ‘capa tosta’. Difficile farmi cambiare idea se mi metto in testa qualcosa. E così mi sono avventurata in quel mondo così difficile ".
Cantante tra le più brave e più amate, conduttrice TV, scrittrice. Nel suo curriculum, tanti anni di esperienza politica da Eurodeputato a Vice-presidente della Commissione Sviluppo del Parlamento Europeo. Cosa le rimane di quella esperienza?
"Sono contenta di averla fatta, non rinnego nulla. È stato un periodo molto intenso. Quando ero nella Commissione europea, ricordo quei viaggi in Africa. Andai in Congo, in Angola. Ho visto con i miei occhi la miseria, il dolore, la fame. Non posso dimenticare gli occhi di quei bambini bisognosi".
Come ricorda Berlusconi come politico?
"Nel bene e nel male, Ha fatto politica con grande passione. Rimarrà nella storia. In ogni cosa che ha fatto, ha sempre messo entusiasmo ed era animato dalla volontà di cambiare le cose. Penso anche alla sua straordinaria carriera di imprenditore. Ha creato Milano due, ha fatto cose grandiose nel campo editoriale e televisivo".
La vostra storia, però, è anche quella di una lunga amicizia. "Sotto il profilo umano, forse non tutti lo sanno ma era un uomo generoso, buono, di cuore. Ha aiutato tante persone. Ho parlato di lui anche nel mio libro ‘Nata di luna buona’. Abito in Brianza a pochi metri di distanza da lui. A volte, inforcavo la mia bicicletta e andavo a salutarlo nella sua villa di Arcore".
L'apprezzava anche come cantante?
"Era sempre molto carino. Quando ho fatto il mio ultimo Festival di Sanremo (lo scorso anno, col brano ‘Voglio amarti’) mi telefonò e mi disse: ‘Iva, sei l'unica che mi fa capire le parole delle canzoni che canta’. Beh, mi rese molto felice. Nell’ultima telefonata che mi ha fatto, invece, più di recente mi ha detto: ‘Iva devi tornare da noi per fare un grande spettacolo’".
Andrà a dargli l'ultimo saluto?
"Ho partecipato ai funerali della mamma di Berlusconi, una signora eccezionale che adoravo. Non so ancora dove verrà allestita la camera ardente. Ma ci andrò sicuramente, con l'affetto e il ricordo di chi è stato un amico".