Sono state finalmente installate e avviate le grosse pompe idrauliche della Protezione civile nazionale, arrivate dal Trentino, che in località Ponte Testa, all’altezza della Fiuma alle porte del centro abitato di Reggiolo, stanno facendo defluire l’acqua che si è accumulata nella Bassa, arrivando a invadere anche le Valli fra Reggiolo e Novellara, dopo aver interessato ampie zone di Cadelbosco, Bagnolo e Santa Vittoria. Due grosse pompe, gestite dalla bonifica dell’Emilia Centrale, che si aggiungono a una decina di impianti di dimensioni inferiori già in azione in località Sirona, nei pressi di San Bernardino. L’obiettivo è quello di prosciugare le aree allagate in tempi brevi, liberando non solo le zone abitate ma anche le campagne. Proprio le colture agricole, con aziende rurali, campi e serre, hanno registrato conseguenze evidenti, che solo nei prossimi giorni potranno essere quantificare. Insieme hanno una portata di circa sei metri cubi al secondo, capaci di trasferire velocemente grandi quantità d’acqua verso canali esterni, per portare altrove la massa idrica che ora invade le zone più basse del territorio reggiano. Decine di volontari sono a disposizione per collaborare con i proprietari degli edifici. Intanto si guarda con attenzione al meteo di queste ore che, secondo le previsioni, non dovrebbe avere effetti particolari sul Crostolo.
EconomiaL'alluvione a Reggio Emilia: la situazione