
La foto del settantesimo di Rcf, celebrato nel 2019. Da sinistra: Arturo Vicari, Alfredo Macchiaverna, l’imprenditore e allora presidente Unindustria Fabio Storchi, Remo Morlini e Mauro Macchiaverna. In alto, il quartier generale
Reggio Emilia, 20 dicembre 2024 – Duemilacinquecento euro in più in busta paga, a pochi giorni dal Natale. Così l’azienda Rcf di Mancasale - azienda reggiana costituita nel 1949, tra i leader mondiali nella produzione di sistemi audio professionali - ha premiato i propri dipendenti per i vent’anni di attività dell’attuale management.
A renderlo noto al Carlino sono stati gli stessi lavoratori, che sono venuti a conoscenza del premio solo dopo aver ricevuto la busta paga del mese di novembre: “L’azienda non ci aveva comunicato nulla, è stato un regalo inaspettato”, dicono.
Una delle motivazioni alla base del riconoscimento sarebbe stata anche la bravura dei lavoratori nell’aver affrontato in questi ultimi anni il difficile periodo della pandemia. “Da 150 milioni di euro di fatturato, l’azienda, nel periodo del Covid, è arrivata a 40 milioni, perché ovviamente non si potevano organizzare gli eventi. Alcuni di noi sono rimasti a casa dall’inizio del lockdown fino alla fine della cassa integrazione, mentre altre aziende lavoravano”.
La Rcf conta all’incirca 600 dipendenti, così per il regalo dei vent’anni di attività, l’azienda ha elargito circa un milione e mezzo. Ma questo non è stato il primo ed unico premio che i dipendenti hanno ricevuto: “Nel 2019, raggiungemmo un fatturato molto grande, così ci regalarono duemila euro”.
I soci fondatori sono, Alfredo Macchiaverna, Remo Morlini e Arturo Vicari. “Sono persone che tengono molto ai dipendenti che lavorano per loro. L’hanno dimostrato anche in altre occasioni: la cassa integrazione per esempio ci è sempre stata anticipata; riceviamo i premi di produzione e abbiamo il secondo livello di contrattazione. In mensa è tutto pagato dall’azienda”.
“Vorremmo ringraziare la proprietà con questo articolo, perché è stato un gesto che abbiamo apprezzato tanto, specialmente nel 2024 con la situazione economica in cui si ritrova l’Italia. I manager trattano con la proprietà, un operaio invece fa più fatica; dunque ricevere una gratificazione di questo tipo ci sprona a rendere ancora di più. Ci siamo sentiti parte importante dell’azienda”.
E aggiungono un altro fattore: “La Rcf ha pagato il mese lavorativo dei dipendenti ed ha aggiunto il premio, ma ci sono anche le tredicesime. Diciamo che mediamente porteremo a casa quasi cinquemila euro”.
E proprio perché l’economia italiana oggi è di fronte a una crisi che pesa sul portafoglio familiare dei cittadini, la maggior parte dei dipendenti di Rcf con questo gruzzoletto ci pagherà le bollette di luce e gas: “Ma c’è anche chi ci pagherà qualche rata del mutuo -dicono-, o chi coglierà l’occasione per effettuare qualche lavoro di ristrutturazione in casa. Sicuramente è una cifra che ci farà respirare. Va detto: non tutte le aziende sono uguali”.