Zona stazione Reggio Emilia, l’appello: “Palazzine in disuso diventino studentati”

Lettera del comitato IV Novembre agli imprenditori: "Gli universitari porterebbero una ventata d’aria fresca"

Le palazzine in disuso da tempo: l’appello dei residenti per riqualificarle

Le palazzine in disuso da tempo: l’appello dei residenti per riqualificarle

Reggio Emilia, 6 giugno 2024 – Un altro grido di aiuto si leva dalla zona stazione storica, dove i residenti sono allo stremo tra furti, aggressioni, violenze, pestaggi (quasi) all’ordine del giorno, con episodi di spaccio di droga a cielo aperto a ogni ora del giorno e della notte e rifiuti, sporcizia, degrado per le strade attorno a piazzale Marconi.

E ora, il comitato IV Novembre lancia un appello agli imprenditori: riqualificate le palazzine abbandonate e fatene degli studentati. Questa la richiesta. "Il comitato IV novembre si complimenta con Max Mara per la brillante operazione di acquisto di quella che era l’ex Fiera di Reggio Emilia – scrivono i residenti –. Con questa lettera", si chiede "al gruppo Max Mara di dare una mano alla città riqualificando le belle palazzine liberty di sua proprietà al civico 13 di viale IV Novembre e il bello stabile rosso mattone a fianco.

Max Mara potrebbe sistemare quegli immobili e metterli a disposizione dell’università come studentati: 100 ragazzi, almeno, potrebbero portare una ventata di aria fresca in quel quartiere dove si spaccia e ci si droga solamente. Lo stabile rosso potrebbe essere una bella palestra come filiale del Centro Universitario Studentesco e visto la spazio disponibile si potrebbero progettare altre attività universitarie e non. Sarebbe un bel regalo alla città. Oppure perché non creare spazi dove esporre a rotazione alcune opere d’arte della Collezione Maramotti ? La Stazione ha bisogno di bellezza. La bellezza è l’unica, sola risposta a lungo termine al degrado dilgante. L’esempio che dareste sarebbe bello".

Il quartiere della stazione, proseguono i residenti, "ha bisogno dell’aiuto privato considerando che a malapena lo Stato riesce a mandarci una volante alla chiamata del 113. Questo vi chiediamo: date il buon esempio. Questa operazione darebbe sicurezza alla porta d’ingresso della città. Farebbe partire un circolo vizioso. E rilanciamo con un’idea ulteriore: perché non investire al Tecnopolo con un corso di ingegneria tessile? Questo corso di laurea esiste a Bergamo. Associandosi a Max Mara si creerebbe una collaborazione pubblico-privato che richiamerebbe da tutta Italia molti studenti".