La prima ora di lezione con addosso le giacche a vento e le gambe avvolte in un plaid, mentre alle ore 8,10 il termostato dell’aula segna 12,4°C. È la situazione che numerose classi della scuola media Jacopo Zannoni si sono trovate ad affrontare nei giorni scorsi dopo che le temperature si sono nettamente abbassate a livelli finalmente invernali. Il problema del freddo deriva da quello ben più grave relativo agli infissi: a causa dei lavori progettati (o eseguiti) in modo scorretto una decina di anni fa, attualmente tutti gli infissi dell’edificio scolastico sono a rischio di distacco e le cornici di alcune finestre si stanno già smurando.
Così, dopo sopralluoghi con Ausl e tecnici comunali, il 27 ottobre era stato deciso di sigillare tutte le finestre e rimuovere parte dei vetri dei finestrini sopraluce per fare circolare l’aria. La soluzione aveva funzionato finché il clima novembrino si era mantenuto mite. Ma questa settimana la situazione è precipitata e i ragazzi sono stati costretti a recarsi a scuola vestiti come per una spedizione artica.
In alcune classi (come in IID) i genitori che potevano, per protesta hanno tenuto i figli a casa. Il freddo nelle aule è stato segnalato tempestivamente dagli insegnanti e dalle famiglie tramite il Comitato genitori alla dirigenza scolastica e da essa al Comune.
Tant’è che l’assessorato Scuola e l’Ufficio tecnico una decina di giorni fa avevano inviato alla Zannoni la ditta che si occupa della manutenzione e gestione dell’impianto di riscaldamento, per riprogrammare i termostati ed anticipare l’accensione dei termosifoni. Ma gli aggiustamenti sull’orario non sono stati sufficienti in molte aule, in particolare quelle esposte a nord (verso la bocciofila) dove il sole comunque non batte durante la mattinata. Giovedì si sono svolti i consigli di classe, dove la questione è stata a lungo dibattuta.
Perciò due giorni fa è stata approntata una nuova soluzione-tampone: chiudere nuovamente i finestrini con lastre di plexiglass e del nastro adesivo con velcro. Il risultato è stato sì l’innalzamento della temperatura, ma l’assenza di ricambio d’aria, con alcune aule dove tra tanfo e carenza di ossigeno è stato davvero pesante fare lezione. In tutti - famiglie, corpo docenti e personale Ata - c’è comunque la consapevolezza che per ritrovare finalmente confort e vivibilità si dovranno aspettare le vacanze natalizie, durante le quali una ditta incaricata dall’amministrazione comunale sostituirà tutte le finestre.
Francesca Chilloni