"Vorrei una voce" come Mina. Il sogno di Tindaro Granata

Doppio show al Teatro Sociale di Gualtieri con un monologo dell’autore siciliano

"Vorrei una voce" come Mina. Il sogno di Tindaro Granata

"Vorrei una voce" come Mina. Il sogno di Tindaro Granata

Doppio spettacolo, stasera alle 18,30 e alle 21,30 al teatro Sociale di Gualtieri, con "Vorrei una voce", una prima regionale con Tindaro Granata. Si tratta di uno spettacolo in forma di monologo costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback, ispirato dal lungo percorso teatrale che l’autore e attore siciliano Tindaro Granata ha realizzato al teatro Piccolo Shakespeare all’interno del carcere di Messina con le detenute di alta sicurezza, nell’ambito del progetto "Il Teatro per Sognare".

Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. A questo punto entra in scena la rappresentazione: "Vorrei una voce" vuole essere uno spettacolo dedicato a coloro hanno perso la capacità di farlo.

"Con le detenute abbiamo messo in scena l’ultimo concerto live di Mina, tenutosi alla Bussola il 23 agosto 1978. Ognuna di loro aveva a disposizione due canzoni di Mina e, attraverso il canto in playback, doveva trasmettere la forza e la potenza della propria storia per liberarsi da pensieri, angosce, fallimenti di una vita. Mi sono trovato, con loro, a cercare il senso di tutto quello che avevo fatto fino ad allora".

a.le.