GIOVANNI GUIDI
Cronaca

Il video, capriola incinta soccorsa sugli Appennini

A San Polo d'Enza, nel reggiano, Ivano Chiapponi, volontario del Cras ha trovato per strada l’animale e lo ha soccorso portandolo in salvo

Reggio Emilia, 12 dicembre 2024 – Appena ha visto l’animale ferito, una capriola incinta col bacino fratturato, non ci ha pensato due volte a fermarsi per aiutarlo. Ivano Chiapponi, responsabile del Rifugio Matildico di San Polo d'Enza (RE) non è stato indifferente e il 9 dicembre ha soccorso la capriola che era rimasta bloccata in mezzo alla strada con il rischio che una macchina, svoltata la curva, se la trovasse davanti. Il rifugio che gestisce Ivano è anche un Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) ed è punto di riferimento locale per il recupero della fauna selvatica. 

I momenti del salvataggio: la capriola ferita adesso sta bene
I momenti del salvataggio: la capriola ferita adesso sta bene

Chiapponi, come si vede nel video che ha pubblicato il 10 dicembre sulla pagina Facebook del rifugio, mostrando l'intero processo di salvataggio, ha evidenziato l'importanza di seguire ogni passo con attenzione per non peggiorare ulteriormente la salute dell'animale e garantire anche la sicurezza di chi si ferma per strada in una situazione del genere. Queste operazioni devono essere eseguite solo da personale esperto; i cittadini, infatti, sono invitati a chiamare il 112 o a contattare il Cras più vicino.

Nel video si vedono chiaramente tutti i passaggi del salvataggio. Innanzitutto, il volontario è sceso dal furgone e si è avvicinato con cautela al capriolo per valutare le sue condizioni. Poi, per tranquillizzare l'animale e impedirgli di agitarsi durante le operazioni, ha messo una mascherina per bloccargli la vista, un accorgimento fondamentale per limitare lo stress dell'animale.

Successivamente, ha utilizzato un telo come barella per sollevarlo in modo sicuro, evitando ulteriori lesioni. Con l'aiuto di una collaboratrice, il capriolo è stato poi trasportato nel furgone e trasferito al Cras per le cure necessarie: adesso sta bene, hanno fatto sapere.

I caprioli sono molto comuni sugli Appennini centrosettentrionali e solitamente non superano i 35-40 kg di peso. Nonostante siano in grado di adattarsi a climi freddi, in inverno si spostano in boschi a quote inferiori ai 2mila metri, mentre in estate possono raggiungere i 2.400 metri.