FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Via Emilia bis incompiuta: "Il tratto fino a Sant’Ilario è stato ignorato dall’amministrazione"

La protesta contro il Comune della onlus ’Mattone su mattone’ di Cella, Cadè e Gaida: "La variante era già nella tabella Anas nelle ’nuove ipotesi di tracciato, ma nulla è stato fatto".

Via Emilia bis incompiuta: "Il tratto fino a Sant’Ilario è stato ignorato dall’amministrazione"

"Le varianti alla via Emilia, tra cui quella reggiana, risultano già nella tabella Anas delle ‘Nuove ipotesi di tracciati’ per l’Emilia Romagna. La Regione ci ha segnalato che purtroppo mancano dei progetti di fattibilità aggiornati della via Emilia Bis. Manca pertanto la parte di lavoro dell’amministrazione comunale dei due mandati Vecchi. Perché non hanno voluto portare avanti la progettazione in continuità con la Giunta Delrio e gli accordi con Anas firmati nel 2009?".

Sulla base di nuovi documenti ricevuti da Anas la onlus ’Mattone su Mattone’ di Cella, Cadè e Gaida (parte del coordinamento Rete delle Periferie) chiede conto ancora una volta dell’assoluta inazione del Comune di Reggio rispetto alla realizzazione della via Emilia Bis da Corte Tegge al confine con Sant’Ilario, già "incassata" da Delrio nel 2009 e poi riconfermata nel 2022.

Lo studio da redigere è un aggiornamento di quello del 2009, quando dalla giunta Delrio realizzò lo studio di fattibilità e pagò il Caire per il progetto definitivo, riuscendo nel 2015 a ottenere da Anas il finanziamento e la costruzione (in corso) della bretella da San Prospero Strinati a Corte Tegge.

Nell’accordo con Anas si legge: " …il Comune proseguirà inoltre con l’attività di definizione e progettazione dell’ulteriore prolungamento fino al confine comunale, in conformità con il corridoio infrastrutturale in variante alla Ss9".

Il mese scorso al Circolo Rondò di Cavazzoli si è tenuta un’importante assemblea pubblica sul tema "Tangenziale Nord e delle trasformazioni future del territorio" con Luca Vecchi, l’assessore Nicola Tria e il dirigente comunale David Zilioli.

L’onlus era lì, con gli striscioni in mano. Il sindaco ha detto che il Comune ha affidato lo studio di fattibilità per il tratto Corte Tegge-Calerno ed è in attesa che sia ultimato, ma non era obbligato a farlo.

"Il Comune aveva detto che lo studio sarebbe stato pronto a gennaio 2023 – dicono Alberto Sassi e Maria Cristina Guarnieri, presidente e vice presidente di ’Mattone su mattone’ –. Perché non è già stato consegnato e perché il Comune non si adopera ad accelerare i tempi? È solo l’aggiornamento di quello fatto nel 2009 da Delrio. Il dirigente Paolo Gandolfi ci ha scritto che è proprio grazie a quel lavoro prezioso che San Prospero-Corte Tegge è stata finanziata da Anas".

Semplice la deduzione della onlus: "L’amministrazione Vecchi può sentirsi non obbligata a fare le cose, ma non deve dare la responsabilità ad altri se le opere rimangono ferme. Vecchi ha affermato che la Regione e il Comune sono in attesa del rinnovo degli accordi di programma di Anas con il Ministero delle Infrastrutture fermi al 2020 e aspettano che la nostra variante Cortetegge-Sant’Ilario compaia nei prossimi accordi per essere finanziata. In realtà, dai documenti di Anas, risulta una proroga dei precedenti accordi datata 27 dicembre 2022".

Non un documento segreto ma pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le varianti alla Via Emilia sono tra le "Nuove ipotesi di tracciati".

Cosa manca? Lo dice Mattone: "La Regione ci segnala che mancano progetti di fattibilità aggiornati dal Comune".

Mattone su Mattone si augura che nel Dup 2024-’26 (Documento unico di programmazione) che a breve arriverà in consiglio comunale siano previsti i finanziamenti per la progettazione della Via Emilia Bis.