"Spostare il problema della Via Emilia Bis (Veb) su Anas significa fare ostruzionismo, trovare alibi per coprire la disattenzione sui cittadini di Calerno. Buttare la palla in tribuna". Così i rappresentanti di Alternativa Civica (lista che riunisce trasversalmente tutte le istanze politiche locali tranne il Pd) durante l’affollata assemblea pubblica sulla Variante svoltasi lunedì sera proprio a Calerno (nelle foto). L’incontro fa seguito a quello organizzato dal Pd, in cui Comune, Provincia, il sindaco Luca Vecchi e Manghi, il segretario politico del Governatore, hanno rinunciato all’idea di realizzare la Veb per stralci ed affermato che tra Reggio e Regione non ci sono soldi per fare la mega-opera da 100 milioni di euro, i quali (come la progettazione) devono venire dal Ministero tramite Anas.
Alternativa ha organizzato la sua assemblea dopo che il sindaco Perucchetti ha rifiutato il faccia faccia pubblico con il candidato sindaco Alberto Iotti. La serata è stata presentata da Marcella Menozzi alla presenza di Iotti, del candidato a vicesindaco Luca Paterlini; dei consiglieri Silvia Ferrari (Ac) e Stefano Zambonini (M5s). Iotti ha illustrato come il Comune abbia perso opportunità tangibili per portare a compimento la piccola variante di Calerno (circa 3 km), che solleverebbe dall’attraversamento di milioni di veicoli all’anno. "Gli incontri elettorali della maggioranza di questi giorni servono solo a coprire l’incapacità politica di realizzare questa priorità assoluta". Sono stati confrontati i risultati ottenuti dai Comuni vicini: "Il quadro è desolante per Sant’Ilario. Nel 2016 il sindaco Moretti stipulò un accordo con la Provincia per ottenere fondi per completare la variante Sant’Ilario-Calerno. La variante nord è una strada provinciale realizzata con fondi della Provincia, dei Comuni di S.Ilario e Gattatico e provenienti dalla Tav: fondi però che non sono stati allocati a Calerno". Paterlini ha detto che "la maggioranza cerca sempre di spostare in avanti la risoluzione dei problemi, delegando ad altri Enti ed evitando di prendere impegni concreti". Ferrari ha aggiunto che la mancata assegnazione a Sant’Ilario di finanziamenti Fsc (andati a Canossa, Bibbiano e Montecchio per le loro tangenziali) "denota un peso politico veramente scarso". Sono intervenute molte persone dal pubblico, con un solo denominatore: il senso di abbandono della frazione, la disattenzione ai problemi legati a viabilità, sicurezza, socialità; mancanza di ascolto e risposte.
Francesca Chilloni