Una piccola targa per non dimenticare, per salvare la memoria delle persone che furono deportate e assassinate dall’odio razziale. Con l’omaggio ad altri reggiani vittime del nazismo, prendono il via in questi giorni le attività per il Giorno della Memoria 2024, la giornata internazionale che ricorre il 27 gennaio e dedicata alla Shoah, lo sterminio programmato di sei milioni di ebrei attuato dal nazismo durante la seconda guerra mondiale.
Reggio è una delle città italiane più attive nell’impegno per la memoria e la sensibilizzazione su questi temi, che coinvolgono sia la storia collettiva sia le vicende personali e familiari di migliaia di abitanti. Ricco il programma 2024, portato avanti dal Comune di Reggio, dalla Provincia, dagli altri enti locali in collaborazione con le associazioni partigiane e della memoria e di Istoreco e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.
L’attività più vasta e coinvolgente è la posa di 22 nuove pietre inciampo. Di cosa si parla? Di piccoli monumenti collettivi, cubi d’ottone incastrati nell’asfalto, sistemati davanti alle case dove le vittime del nazismo hanno vissuto libere per l’ultima volta. Sistemate all’altezza del terreno, le pietre sono pensate per far simbolicamente inciampare il passante, per fargli porgere lo sguardo al suolo, dove si troveranno i dettagli anagrafici del ricordato.
Ideate dall’artista berlinese Gunter Demnig, sono ormai diffuse in buona parte d’Europa. Reggio è stata la prima città emiliana a posare pietre, partendo nel 2015 con le prime dieci dedicate a ebrei deportati a Birkenau o morti mentre cercavano di fuggire. Ogni attività è affiancata da mesi di ricerche e lavoro che coinvolgono le classi delle scuole che a seguire parteciperanno al Viaggio della Memoria Istoreco, spesso dialogando anche con i famigliari e con altri testimoni. E così sarà nel 2024, quando il viaggio condurrà poi a Auschwitz-Birkenau e a Cracovia, in Polonia.
A oggi, le pietre posate sono 96, le 22 nuove pietre nel 2024 porteranno il totale a 118. Ad aprire le attività sarà proprio la città. La prima posa si svolgerà stamattina a Reggio, alle 9 in via Ettore Simonazzi 23 davanti alla casa di Bruno Farri.
Il programma prevede poi altre 20 sistemazioni nella provincia sino a inizio febbraio, prima di chiudere ad aprile con l’ultimo comune. I Comuni coinvolti sono Reggio, Montecchio, Quattro Castella, Bibbiano, Bagnolo, Cadelbosco Sopra, Correggio, Poviglio, Vetto, Rio Saliceto, Rolo, Gualtieri e Scandiano. Il calendario completo si trova sul sito www.istoreco.re.it.
La cerimonia ufficiale per il Giorno della Memoria è poi fissata alle 11 di giovedì 25 gennaio nella sinagoga di Reggio Emilia, in via dell’Aquila 3, che in questi giorni ospita una mostra di Istoreco dedicata proprio ai cittadini ebrei reggiani perseguitati e uccisi dal 1943 al 1945. Alla commemorazione prenderanno parte i rappresentanti del Comune di Comune e Provincia, autorità militari e civili e delle associazioni della memoria. Al termine del momento ufficiale, è prevista una visita guidata all’esposizione.
Perché la cerimonia si terrà il 25 e non il 27 gennaio, nella data del Giorno della Memoria? Nel 2024 il 27 gennaio cade di sabato, giorno che nel calendario ebraico equivale alla giornata dello shabbat, dedicata alla fede. In quel giorno, le sinagoghe sono aperte solo per la preghiera. Per una questione di rispetto, quindi, si è preferito non organizzare l’iniziativa pubblica in coincidenza con lo shabbat, anticipando al 25 gennaio.
Per quanto riguarda le pietre d’inciampo, poi, torna anche nel 2024 la campagna di “adozione” delle pietre già presenti. Tutte le persone interessate possono adottare uno o più monumenti, pulendolo e magari adornandolo con fiori o candele. Sarà poi possibile fotografare il risultato e mandarlo a Istoreco, e all’indirizzo mail comunicazione@istoreco.re.it.
La mappa con l’ubicazione esatta di tutte le pietre si trova sul sito dedicato alle pietre reggiane, www.inciampa.re.it.